Don Bepo, prete di riconciliazione e pace. Domenica l’anniversario al Patronato

Celebrazione. Domenica alle 9.30 al Patronato un monologo di Alberto Salvi ne ricorderà la figura. Alle 11 la Santa Messa.

Il 5 febbraio del 1975 si spegneva don Bepo Vavassori, il «don Bosco» di Bergamo. Domenica alle 9.30, al «suo» Patronato San Vincenzo, di via Gavazzeni a Bergamo don Bepo verrà ricordato con un monologo - «Ho promesso una casa a ciascuno» - scritto e interpretato dall’attore, regista e autore Alberto Salvi, con suoni e musiche originali di Luigi Suardi.

Alle 11 i sacerdoti del Patronato concelebreranno una S. Messa, cui seguirà un aperitivo.

Don Giuseppe Vavassori, per tutti don Bepo, è un uomo che ha coraggiosamente dedicato l’intera esistenza all’abbraccio con l’altro, dove l’altro è sempre stato l’ultimo, il povero, il misero, il dimenticato. La straordinaria storia di don Bepo ha inizio negli anni ’20 del secolo scorso con la nascita del Patronato San Vincenzo, un’istituzione che accoglie bambini e giovani dandogli una casa, una famiglia e un lavoro. Don Bepo è andato loro incontro abbracciandoli e aprendogli le porte della sua famiglia, della sua casa. Nell’arco di sessanta anni oltre cinquatamila ragazzi lo hanno conosciuto.

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