Estorceva denaro a una ditta di ortofrutta
Imprenditore bergamasco arrestato

Avrebbero estorto denaro a due fratelli, titolari di una ditta fiorentina di ortofrutta fallita nel 2013, costringendoli a saldare i loro debiti con minacce e vantando i loro contatti con la ’ndrangheta.

Per questo cinque persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza, in esecuzione di altrettante misure di custodia cautelare, tre in carcere e due ai domiciliari, disposte dal gip Francesco Bagnai su richiesta della Dda di Firenze.

I reati contestati sono estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso e bancarotta preferenziale. In manette un imprenditore di Bergamo, titolare di una ditta di import-export di frutta, e i suoi presunti «emissari», entrambi di origine calabrese che avrebbe assoldato per riscuotere i debiti che vantava dalla ditta di Firenze e che ,secondo gli inquirenti, sarebbero legati alla cosca ’ndranghetista dei De Stefano Tegano.

Ai domiciliari due napoletani che avrebbero partecipato alle estorsioni. Gli incontri tra i presunti estorsori e gli imprenditori fiorentini avvenivano nel mercato ortofrutticolo di Firenze Mercafir. Complessivamente le persone indagate nell’inchiesta sono dieci. Perquisizioni sono state eseguite oggi nelle province di Reggio Calabria, Bergamo e Trento.

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