Fara, che annosa vicenda...
Ma ora si parla di primavera

La scadenza, quella contenuta nella delibera dello scorso giugno, e cioè il 4 novembre, è scivolata via senza che dallo scavo della Fara sia stato mosso un solo sasso.

Nessuna sorpresa visto e considerato che la Bergamo parcheggi, società che ha in carico la realizzazione del silo sotto l’ex parco faunistico, aveva già fatto sapere ad agosto di non poterla rispettare, pur avendo intenzione di riprendere i lavori.

Nei giorni scorsi infatti Palafrizzoni ha indirizzato alla società una nuova lettera ribadendo i paletti della delibera – che si potrebbero fondamentalmente sintetizzare nell’esigenza di completare l’opera senza ulteriori esborsi monetari da parte del Comune –, ma con toni meno perentori e finalizzati a una trattativa che potrebbe sbloccarsi a breve accogliendo almeno le richieste avanzate dalla società sui tempi di ripresa del cantiere: non più l’autunno, ma la primavera.

«Ci stiamo ponendo in un’ottica costruttiva e siamo ottimisti – ribadisce l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla – personalmente mi sono fatto l’idea che tra marzo e aprile il cantiere potrà riaprire. Ci ho messo la faccia e di ulteriori passi falsi non se ne devono assolutamente fare».

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