«Il Bocia non è più pericoloso»
Revocata la sorveglianza speciale

Dopo la richiesta della difesa è arrivata la decisione del tribunale per Claudio Galimberti, detto il «Bocia».

Secondo i giudici sarebbero venuti meno alcuni tratti di pericolosità sociale e quindi il tribunale di Bergamo ha revocato la sorveglianza speciale al Bocia, punto di riferimento degli ultrà dell’Atalanta. L’avvocato Andrea Pezzotta, che assiste Galimberti, aveva chiesto di annullare il provvedimento, in vigore da febbraio 2016, perché, secondo il suo punto di vista, era scaduto ad agosto. Fino a oggi, invece, era rimasto valido perché i tempi erano stati ricalcolati considerandolo sospeso nei cinque mesi che il Bocia aveva dovuto scontare ai domiciliari.

Tra i motivi che erano stati citati dalla difesa, l’irreprensibile comportamento tenuto durante lo stage di lavoro estivo nelle Marche, l’assoluzione «perché il fatto non sussiste» nel processo per l’associazione per delinquere e le dichiarazioni del questore Girolamo Fabiano rese alla stampa in cui riconosceva che la tifoseria atalantina è maturata.

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