Gandi:«Incostituzionale un referendum»
Moschea, la Lega ribatte: si sbaglia

«Non si fanno consultazioni popolari che riguardino l’esercizio di un diritto sancito dalla Costituzione: non può esistere ed è palesemente incostituzionale». Lo dice il vicesindaco Sergio Gandi.

Il politico risponde seccamente al comunicato stampa diramato dalla Lega Nord in mattinata riguardo la vicenda di via San Fermo. «In riferimento al referendum richiesto dalla Lega Nord, - prosegue Gandi - non si tratta della prima volta che il partito lancia queste vuote richieste: di nuovo il Carroccio ignora la Costituzione Italiana che all’art. 19 sancisce il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto».

E sottolinea: «Ancora una volta lo strumento del referendum viene agitato in maniera propagandistica: in questo caso una consultazione popolare sarebbe semplicemente inammissibile. In diversi casi sul tema si sono pronunciate la Corte Costituzionale (che ha sottolineato come la disponibilità per i fedeli di una confessione di un luogo dove esercitare il culto realizzi una delle facoltà inerenti al diritto di libertà religiosa garantito dalla carta costituzionale) e la Corte Europea dei diritti dell’uomo: ma alla Lega certe cose non entrano in testa».

Immediata la risposta di Alberto Ribolla, capogruppo Lega Nord in Consiglio Comunale: «L’assessore Gandi sostiene che un referendum non si possa fare? Sbaglia e di grosso! Il referendum che ho proposto, a nome della Lega Nord, riguarda il cambio di destinazione d’uso dell’area, che l’amministrazione sarà obbligata ad approvare prima di autorizzare la realizzazione della moschea. Non mi sembra un concetto difficile da capire. O forse invece Gandi e l’amministrazione Gori hanno semplicemente paura di far esprimere i cittadini?» domanda Ribolla.

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