In provincia di Bergamo 1366 migranti
Ecco come sono spesi i 35 euro al giorno

Sono 3.482 i richiedenti asilo accolti dal 2014 ad oggi nelle strutture gestite dalla Caritas diocesana. Di questi, 2.116 sono usciti dal progetto accoglienza; la presenza attuale è quindi di 1.366 persone, mentre nel 2016 sono entrate 1.460 persone e ne sono uscite 591.

La Chiesa di Bergamo accoglie i profughi sulla base di una convenzione tra Diakonia (braccio operativo della Caritas) e la Prefettura. I migranti sono ospitati attualmente in 15 grandi strutture e in 25 appartamenti con progetti di accoglienza diffusa. La Caritas è sempre stata in prima linea nella gestione del fenomeno, partecipando ai bandi promossi dal ministero degli Interni per l’assegnazione di posti, bandi a cui ancora poche realtà partecipano forse perché non è un «affare» così redditizio.

Lo Stato riconosce all’ente gestore della struttura 35 euro per ogni richiedente asilo al giorno, una somma che per la Caritas è sufficiente a coprire i costi nel caso delle strutture di prima accoglienza, mentre non è adeguata per chi viene ospitato negli appartamenti.

Uguali nelle due diverse forme di accoglienza sono i costi per alcune voci come la gestione amministrativa, il vitto, la fornitura di beni e servizi alla persona, il pocket money giornaliero di 2,50 euro, l’accantonamento di 50 centesimi che serviranno per accompagnare il migrante nel percorso di uscita dall’accoglienza, una volta ricevuta la risposta alla richiesta di asilo. Differente invece la spesa per il personale operativo e per la struttura, voci che risultano maggiori per l’ospitalità negli appartamenti. In sostanza per ogni migrante in una struttura si impiegano 33,30 euro al mese, per chi è in appartamento 38,30. Nelle strutture quindi c’è un margine di «guadagno» che compensa la perdita economica della sistemazione negli appartamenti.

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