Inchiesta «Smile», assolto il commercialista

Lunedì 13 gennaio 2020 è stata emessa la sentenza per l’inchiesta «Smile» sugli appalti dei laboratori privati di odontoiatria negli ospedali pubblici: quattro condanne, assolto il commercialista bergamasco Giancarlo Marchetti.

Lunedì 13 gennaio 2020 è stata emessa la sentenza per l’inchiesta «Smile» (promossa dalla Procura di Monza nel 2016) da parte del presidente del collegio monzese, Alessandro Rossato (a latere i giudici Emanuele Mancini e Guglielmo Vittorino Gussoni). La pena più pesante ha colpito Paola Canegrati condannata a 12 anni di reclusione. Insieme a lei sono stati condannati dal Collegio monzese anche Giorgio Alessandri, dirigente di odontoiatria al Policlinico di Milano e il supervisore del servizio di odontoiatria dell’ex azienda ospedaliera di Desio e Vimercate, Stefano Garutti (condanna a un anno e 4 mesi di reclusione dopo la derubricazione del capo di imputazione da corruzione ad abuso d’ufficio). La Canegrati è stata condannata per turbativa d’asta, corruzione e associazione a delinquere. Secondo l’accusa più società lombarde che erogano servizi di odontoiatria avrebbero approfittato di condizioni di favore, atti corruttivi o appalti turbati, per potersi aggiudicare le gare di più aziende ospedaliere. Quattro anni di reclusione invece per Giuseppe Nachiero, mentre è stato assolto il commercialista Giancarlo Marchetti. Destino opposto, dunque, per i due imputati bergamaschi coinvolti nell’inchiesta. Uno è stato condannato, l’altro viceversa prosciolto dalle accuse mosse dalla Procura Monzese. Nachiero era il presidente del Consiglio di amministrazione di Elledent, mentre Marchetti era stato riconosciuto braccio destro della Canegrati, ma le accuse contro di lui sono crollate. Entrambi erano stati accusati di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e corruzione. L’inchiesta era stata coordinata dal Pm di Monza, Manuela Massenz, in sinergia con gli uomini del Nucleo investigativo di via Moscova. La sentenza pronunciata dal giudice Alessandro Rossato ha riconosciuto anche il diritto al risarcimento in favore di Regione Lombardia da commisurare davanti a un tribunale civile. Respinte, invece, le richieste avanzate dalle altri parti civili costituitesi nel procedimento contro Canegrati e soci. Nel 2016 gli investigatori avevano smantellato il sistema corruttivo accendendo i riflettori sui service odontoiatrici partendo da Vimercate in provincia di Monza Brianza.

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