L’Evangeliario della Misericordia
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Nasce a Bergamo l’Evangeliario della Misericordia. Il prezioso volume bianco, decorato con mosaici, che oggi il Santo Padre, inaugurando il Giubileo straordinario, alzerà al cielo di fronte ai fedeli, è stato realizzato da due aziende orobiche.

Commissionata dalla casa editrice San Paolo, l’opera che propone il testo integrale dei quattro vangeli, con le indicazioni necessarie alla proclamazione liturgica di tutti i testi delle domeniche, delle feste e delle solennità, ha preso vita grazie alla Castelli Bolis Poligrafiche (gruppo Lediberg) di Cenate Sotto che l’ha stampata, affidandone la rilegatura agli artigiani della Legatoria Bergamasca di Levate. Si tratta di un volume di 26 per 34 centimetri, il cui peso si aggira tra i quattro e i cinque chili.

La copia papale - unica - accompagnerà papa Francesco durante tutte le messe del Giubileo della Misericordia ed è impreziosita da due mosaici originali di padre Marko Ivan Rupnik, artista gesuita sloveno. Sul fronte di copertina è riprodotta la figura di Cristo Crocifisso sacerdote, e sul retro l’immagine del logo del Giubileo, ispirata a Sant’Efrem il Siro, che scende negli inferi e si carica sulla spalle la pecora smarrita, che è Adamo e tutta la sua discendenza.

La difficoltà nella realizzazione è consistita proprio nell’incastonare alla perfezione nell’opera i due mosaici in miniatura - vetri e pietre colorate utilizzati misurano anche meno di metà millimetro – ed è stata gestita con alcune tecniche particolari da Walter Zibetti, maestro d’arte e storico titolare della Legatoria Bergamasca.

«L’insieme è uno spettacolo - assicura con un pizzico d’orgoglio Cristina Colombi, direttrice dell’azienda di Levate – oltre all’incastonatura per cui abbiamo fatto numerosi esperimenti e prove, il nostro lavoro ha compreso la piegatura della carta, la cucitura a mano del volume, la realizzazione della copertina in pelle bianca con tutti i cordoli in cuoio. Si tratta di lavorazioni manuali in cui siamo specializzati. Abbiamo scelto di continuare a mantenere in azienda, che ormai ha una storia che supera gli ottant’anni, un settore di lavorazione artigianale, proprio come una volta, riservato alla cura di libri d’arte particolarmente preziosi». Un reparto di nicchia, insomma, per la Legatoria Bergamasca, specializzato nella realizzazione fedele di copie anastatiche e numerate di manoscritti, codici miniati, tra cui un erbario arabo dell’anno mille. E molte di queste riproduzioni di libri rari sono state destinate ai pontefici e al Vaticano.

E storico è anche il legame che lega la Castelli Bolis Poligrafiche, con le edizioni San Paolo, di cui quello dell’Evangeliario non è che l’ultimo progetto in termini di tempo. Lo ricorda il responsabile dell’azienda di Cenate, Eugenio Bignardi che aggiunge: «I primi contatti ci sono stati durante l’estate, ma siamo entrati nel vivo dei lavori da circa due mesi. Oltre alla copia papale, realizzata con mosaici originali e materiali particolari e pregiati, siamo al lavoro per stampare altre 5.000 copie dell’Evangeliario con varie caratteristiche e rifiniture. Alcune prevedono la riproduzione su carta dei mosaici, per altre invece verranno realizzate delle vetrofanie».

I volumi, comunque tutti d’alta gamma, saranno a disposizione nei prossimi giorni sia nelle librerie che attraverso la rete commerciale dei paolini. «Il progetto – conclude Eugenio Bignardi – continuerà per tutto il 2016».

In questa nuova edizione dell’Evangeliario – la prefazione è curata da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione - un particolare rilievo è riservato ai brani che trasmettono le sfumature della misericordia di Dio e che possono essere valorizzati non solo nelle celebrazioni giubilari, ma anche in quelle dell’iniziazione cristiana e legate all’esperienza del perdono di Dio.

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