Mustang diretto a Orio al Serio
Ripescato dopo 65 anni nel Garda

Due mesi di lavoro, tutti i weekend, a 70 metri di profondità nel lago di Garda, a un miglio dal centro abitato di Lazise per recuperare un velivolo precipitato nel 1951.

Nove sommozzatori de gruppo «Volontari del » hanno riportato alla luce il relitto di un P-51 Mustang. Era precipitato alle 16,55 del 7 agosto 1951. Era diretto ad Orio al Serio. «Un’operazione complessa – spiega il comandante Mauro Fusato –. Il 2 dicembre abbiamo finalizzato il recupero dei sei pezzi dell’aereo utilizzando un pontone, un braccio escavatore e un robot subacqueo che ha agganciato gli anelli delle cime che ci hanno permesso di riportare in superficie il velivolo. L’ala destra era distante dall’ala sinistra 230 metri. Significa che l’impatto, 65 anni fa, è stato molto violento». Il tutto sotto la sorveglianza speciale della Soprintendenza veneta e alla presenza della Guardia costiera, della Polizia nautica di Peschiera e dell’idroambulanza della Croce rossa.

L’aereo, dopo una fase di lavaggio per frenare il processo di ossidazione, è stato trasportato a Volandia, il museo della storia dell’aviazione mondiale di Somma Lombardo (vicino all’Aeroporto di Malpensa). L’aereo era stato scoperto nei fondali del Garda nel 2013. Il pilota, Paolo Tito (29 anni), morì nell’incidente. Era partito dall’aeroporto di Vicenza diretto alla base di Orio al Serio. Le revisioni effettuate quella mattina del 1951 avevano mostrato qualche problema con il motore e l’impianto elettrico, ma, fino al lago, tutto sembrava andar bene.

© RIPRODUZIONE RISERVATA