Raffica di controlli nelle aziende
A Bergamo il 62% non è in regola

L’Ispettorato del lavoro: la Bergamasca sopra la media nazionale. Sanzioni per un milione di euro. Oltre otto aziende su dieci risultate irregolari.Omessi contributi per quasi 8 milioni e multe per due

Cresce il numero delle aziende irregolari in provincia di Bergamo. I dati dell’attività dell’Ispettorato del lavoro fotografano un aumento di violazioni pari ad oltre un punto e mezzo percentuale, che colloca la nostra provincia al di sopra della media nazionale. Il 62,17% delle imprese controllate nel 2016 sono risultate irregolari (in Italia la media è del 60,41%).

Contratti di lavoro irregolari per approfittare di benefici previdenziali e assistenziali. Il fenomeno è in netta crescita nella nostra provincia e rappresenta il dato più preoccupante dell’attività di controllo dell’Inps relativa al 2016 nelle aziende della Bergamasca. Un’attività che rileva comunque dati poco confortanti, seppure i numeri assoluti siano piuttosto esigui: più di otto aziende su dieci sono risultate infatti irregolari. Parliamo dell’82,59% dei casi su 224 ispezioni, con punte addirittura del 100% nei settori del commercio (13 su 13) e dell’artigianato (10 su 10). Si tratta tuttavia di dati in linea con quelli del 2015: «Tra i settori più attenzionati ci sono l’industria, la logistica e il commercio, soprattutto l’attività di bar e ristoranti», spiega Vittorio Feliciani, direttore dell’Inps di Bergamo.

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