Smog, scatta la guerra ai caminetti
Limitazioni di velocità e targhe alterne

Stretta all’uso di stufe e camini, limitazioni della velocità, divieto di circolazione anche agli Euro 3 Diesel: sono questi i principali provvedimenti previsti dal «Protocollo sperimentale emergenza smog Area critica 1 e Area critica 2» messo a punto dal tavolo provinciale dell’aria.

Il documento, risultato di una serie di incontri tra i rappresentanti di via Tasso, Ats, Arpa, Atb e Comuni di Bergamo, Azzano e Seriate, scandisce tre fasce temporali oltre le quali scatteranno interventi mirati (e severi) sulle principali fonti di emissioni: «Per la prima volta la Provincia di Bergamo ha uno strumento per contrastare le polveri sottili nel corso dell’emergenza», commenta il coordinatore del tavolo, Jonathan Lobati.

Il protocollo dà battaglia a Pm10 e NOx prevedendo provvedimenti contro le principali fonti di emissioni, secondo l’Arpa legna, diesel e pneumatici. Nello specifico, in città le biomasse incidono al 41% sul totale del Pm10, mentre nell’Area critica 1 addirittura al 51%. All’usura dei freni e delle gomme spetta un’altra fetta importante dello smog, il 19% nel capoluogo, il 14% per l’area agglomerata. Infine, i motori diesel inquinano per il 19% nel caso di Bergamo, il 14% per l’area critica 1. Il gasolio incide al 61% nelle emissioni di NOx in città, al 50% nell’area agglomerata, il metano al 19% nel capoluogo, al 21% nell’Area critica 1.

Le prime misure scatteranno nel caso in cui i livelli di Pm10 supereranno i limiti oltre i 10 giorni. Dopo 20 giorni si viaggerà a 30 km/h e dopo un mese scatteranno le targhe alterne sulle strade comunali e provinciali all’interno dell’Area critica 1. Venerdì 29 il documento verrà presentato ai 111 Comuni che potranno decidere di sottoscriverlo o meno.

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