«Armonie e bellezze a fil di cielo»
L'11 concerto al rifugio Tagliaferri

Uno straordinario evento, con artisti d'eccezione, in una location di «altissimo» livello. È stato presentato questa mattina al Palamonti, la sede del Cai di Bergamo, «Armonie e bellezze a fil di cielo», un concerto in alta quota organizzato per domenica 11 luglio 2010 al Rifugio Tagliaferri, oltre quota 2328, in Valle di Scalve. L'occasione è quella di rendere omaggio ai 25 anni di fondazione del rifugio stesso.

Gianluigi Trovesi, Stefano Montanari, Stefania Trovesi e Gianni Bergamelli, quattro grandi musicisti, ma soprattutto quattro profondi amanti della montagna, eseguiranno celebri melodie e canzoni del repertorio italiano e internazionale elaborate da grandi artisti di cultura jazzistica e classica.

Alla conferenza stampa erano presenti Paolo Valoti, presidente del Cai di Bergamo, il vicesindaco di Bergamo Gianfranco Ceci (il Comune patrocina l'iniziativa insieme a Provincia e Regione), il presidente della Comunità Montana Valle di Scalve Franco Belinghieri e il poliedrico artista e musicista Gianni Bergamelli (il quale al Rifugio Tagliaferri, festeggia i suoi ottanta anni e riprende così un'antica passione: nel 1998 – aveva 68 anni -, infatti, egli si mise alle tastiere sulle pendici addirittura dell'Everest, a quota 5050 metri e con quella iniziativa il musicista e pittore entrò nel Guinness dei Primati).

«Si tratta certamente di un evento speciale - ha detto Valoti -, il primo di un progetto altrettanto straordinario che, nelle intenzioni del Cai, porterà i concerti d'alta quota a toccare tutti i rifugi Cai della Bergamasca. Un unico concerto all'anno e nel 2010 si parte proprio da qui, dal rifugio Tagliaferri, il più alto delle Alpi Orobie, gestito con eccezionale passione e professionalità da Francesco Tagliaferri, fratello di Nani a cui è dedicato il rifugio, della Sottosezione Cai Valle di Scalve. Una manifestazione di grande respiro e richiamo, oltre che di alto valore artistico, capace di riportare la comunità alle suggestioni della montagna, alla tradizione alpina, che è propria del nostro territorio».

Il presidente del Cai ha sottolineato in particolare il valore educativo di questo genere di iniziative, che si propongono di mantenere viva e diffondere anche tra i più giovani una cultura dell'impegno, della fatica e della gioia per la montagna o meta raggiunta, e che con i suoi insegnamenti è da sempre incomparabile maestra di vita.

Un tema caro anche al presidente della Comunità montana Franco Belinghieri: «Un tempo - ha affermato - la gente di montagna guardava con diffidenza chi dalla pianura saliva i sentieri. Noi eravamo considerati di poca cultura, al contempo guardavamo con snobismo i cittadini. Oggi le cose sono ben diverse le due realtà si compenetrano nei valori e il concerto ne è un altissimo esempio».

Convinto sostenitore dell'iniziativa si è dimostrato anche il vicesindaco che ha elogiato il Cai di Bergamo per la ricca attività e le continue manifestazioni che mette in campo, «tante - ha detto Ceci - che è difficile starvi dietro. Tutte come questa, di grandissimo spessore e di crescita umana, culturale e sociale. Ecco perché il Comune è, ancora una volta vicino al Cai di Bergamo e si sente di casa qui al Palamonti».

Il ringraziamento unanime è andato a Massimiliano Locatelli, titolare della iMax, l'impresa di Capriate che si è fatta carico dei costi dell'iniziativa: «Oggi, in tempi di bilanci risicati, si rivela fondamentale la collaborazione di privati nelle iniziative di valorizzazione del territorio». Dal canto suo, l'imprenditore si è dimostrato entusiasta: «Con iMax lavoriamo su tutto il territorio nazionale, ma noi non vogliamo dimenticare quali sono le nostre origini bergamasche».

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