Concerto a 2.328 metri di quota
Emozioni per 500 al «Tagliaferri»

Oltre cinquecento appassionati di musica e montagna hanno risalito la Valle di Scalve fino a quota 2.328 metri per raggiungere il rifugio Tagliaferri e hanno sancito il successo dell'iniziativa organizzata dal Cai di Bergamo: il concerto «Armonie e bellezze a fil di cielo», un mosaico di suite interpretate magistralmente dal grande jazzista Gianluigi Trovesi, il violinista e direttore d'orchestra Stefano Montanari e il pianista (nonché artista) Gianni Bergamelli.

Doppio festeggiamento in quota, dunque, perché oltre ai brindisi per i 25 anni del rifugio, c'è stata una torta speciale anche per Bergamelli, che spegne quest'anno 80 candeline. L'evento, che è stato realizzato grazie al sostegno di Massimiliano Locatelli e della sua iMax, ha visto tra i tanti e tanti ospiti di Francesco Tagliaferri, gestore del rifugio, monsignor Gaetano Bonicelli, vescovo emerito di Siena, Giovanni Toninelli, sindaco di Vilminore, Giampaolo Rosa, presidente della Società del Quartetto, Franco Blumer, scultore e restauratore, da sempre sostenitori del Cai e grandi appassionati di montagna.

A loro e a tanti altri amici Paolo Valoti, presidente del Club alpino orobico, e Tagliaferri hanno consegnato delle targhe in ricordo di un'occasione davvero particolare. Ma non irripetibile: «Il successo dell'evento ci conferma nell'intenzione di farlo diventare un appuntamento annuale - ha detto Valoti - che porterà il concerto in ogni rifugio delle nostre belle Orobie».

E in effetti il connubio tra musica e montagna ha saputo creare armonie e bellezze, appunto, ma anche emozioni e suggestioni possibili solo in posti come questi, dove il cielo si può sfiorare davvero e dove le note sembrano fermarsi un istante in più per appagarsi dei panorami delle vette e delle vallate.

«La musica e la montagna sono fatte così - ha detto ancora Valoti -, richiedono grande fatica, ma sanno offrire momenti sublimi. Momenti di vita, di condivisione, di soddisfazione, di crescita». Un messaggio che i molti giovani presenti hanno dimostrato di di saper raccogliere. Anzi, parecchi gruppi giovanili del Cai si fermeranno anche domenica sera al rifugio e continueranno la loro festa lunedì 12 luglio.

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