Rosalba Piccinni, primo album
della fioraia che canta coi big

I sogni bisogna coltivarli, poi realizzarli». Questa è la filosofia di Rosalba Piccinni, fioraia dei vip e cantante per passione cocente. Lei canta da quando era piccola, ha affrontato una lunga gavetta e, tra qualche settimana, debutta con il suo primo album ufficiale: un prodotto discografico come si deve, costruito addosso a Rosalba e ai colori della sua vocalità.
In questi anni ha fatto di tutto, cantato rock e jazz, qui la linea è pop.

«Arrivi» (Egea) è un disco intrigante, disegnato con passione da uno staff giovane e agguerrito che ha messo al centro la contagiosa personalità della cantante bergamasca.

«Volevo regalarmi il disco dei miei primi quarant'anni. Ero convinta che prima o poi arrivasse qualcuno che credesse veramente in me. In passato ho avuto diverse occasioni, però non ho mai voluto smettere di lavorare: volevo tenere i piedi per terra. Ho sempre cantato nei locali, dopo il lavoro. Era una necessità. Quando sono entrata negli anta mi sono detta: ora è il momento, mi regalo un album. Ho trovato i ragazzi del Kitchen Studio (gente che lavora con Vinicio Capossela, Gianmaria Testa, i Mercanti di Liquore, ndr) e Simone Pirovano, che è un buon compositore. Era la prima volta che qualcuno scriveva per me. Abbiamo parlato a lungo e sono nate le canzoni. Caterina Caselli era molto interessata, ma da quando le abbiamo dato il master è passato un anno. Aveva altro per la testa, è normale».

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