Gli ultimi giorni di Papa Giovanni:
la Chiesa capisca, non condanni

Il giorno in cui Papa Giovanni morì io ero lì, accanto al suo letto. Ero stata mandata perché ero una giovane infermiera suora. Io ero lì con Madre Zaveria, con suor Prima Rosa, con suor Nazarita». Suor Dalmaziana oggi ha 79 anni.

Il giorno in cui Papa Giovanni morì io ero lì, accanto al suo letto. Ero stata mandata perché ero una giovane infermiera suora. Io ero lì con Madre Zaveria, con suor Prima Rosa, con suor Nazarita». Suor Dalmaziana oggi ha 79 anni, si trova nella casa delle suore delle Poverelle a Torre Boldone.

Come è accaduto che è stata inviata dalle suore delle Poverelle a Roma, dal Papa?
«Al servizio del Papa c'eravamo noi suore delle Poverelle, forse perché Giovanni XXIII era molto devoto al nostro fondatore, don Palazzolo. Io ero giovane, avevo fatto la scuola per infermiere e avevo già elaborato una buona esperienza».

Il Papa era già malato.
«Certo, è per quello che mi hanno mandata. Il tumore allo stomaco era in fase avanzata. Ricordo gli esiti degli esami del sangue, ricordo la carenza di globuli rossi e che bisognava effettuare delle trasfusioni».

Soffriva molto il Papa?
«Gli ultimi giorni sono stati di grandi sofferenze per il Papa. Stava male, ma volle recitare il Rosario fino all'ultimo. Doveva sopportare dolori molto forti. C'era tanta sofferenza nel Papa, ma mai disperazione, nei momenti più difficili invocava San Vincenzo».

Gli atteggiamenti di Giovanni XXIII non erano condivisi da tutti, in Vaticano.
«Una volta ci disse: "Qualcuno dice che sono comunista, ma non è così. Il fatto è che io voglio bene alle persone". Poi ripeteva che bisogna cercare sempre quello che unisce, non quello che divide. Era del tutto contro le scomuniche, diceva che la Chiesa doveva pensare in modo diverso, che non poteva limitarsi a condannare, ma che doveva capire la gente, capire i giovani, capire chi sbaglia. Sì, sapevamo che qualcuno non condivideva le sue aperture»

Che cosa ricorda degli ultimi istanti?
«Quando è morto c'era lì don Loris Capovilla. Il Papa morì tranquillamente, dopo tanti dolori. Morì la sera, mancavano dieci minuti alle otto di quel 3 di giugno. Aveva risposto al Rosario fino a pochi minuti prima. C'era don Loris che piangeva, piangevo anch'io».

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