Pianistico, concerto in alta quota
per ricordare papa Paolo VI

Musica classica in alta quota, dove il cielo sembra a portata di mano. Con 24 ore di ritardo, per arginare gli effetti del maltempo, si è tenuto ai 3.000 metri del Passo Lagoscuro il concerto dell'Orchestra del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo.

Musica classica in alta quota, dove il cielo sembra a portata di mano. Con 24 ore di ritardo sui tempi previsti, per arginare gli effetti del maltempo, si è tenuto ai 3.000 metri del Passo Lagoscuro, nel massiccio dell'Adamello, il concerto dell'Orchestra del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, organizzato nell'ambito di Ponte di Legno Classica 2013 e, in particolare, degli Incontri Musicali in ricordo di Papa Paolo VI.

Seppur in formazione ridotta, l'Orchestra, sotto la direzione del maestro Pier Carlo Orizio, ha deliziato, con un programma incentrato su Mozart, coloro che, a piedi o in elicottero, hanno raggiunto - favoriti da una splendida giornata di sole - quota 3.000, su quei pendii rocciosi che furono teatro, ormai quasi cent'anni fa, della cosiddetta "guerra bianca".

Un evento, a suo modo eccezionale, sia per gli orchestrali che per il pubblico, in uno scenario straordinario come solo la natura può regalare. In questo modo Ponte di Legno ha voluto celebrare i 50 anni di ascesa al soglio pontificio di Giovanni Battista Montini, il Papa bresciano, che su questi monti trascorse gran parte della sua giovinezza e poi ci tornò da semplice prete, da vescovo e da cardinale. E oggi, fra il pubblico, c'erano anche i nipoti, che ancora trascorrono le vacanze a Ponte di Legno.

Il concerto in alta quota ha fatto seguito a quella che era diventata l'inaugurazione della 14/ma edizione degli Incontri Musicali, ieri sera nella Chiesa Parrocchiale di Ponte di Legno, gremita.

L'Orchestra del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, stavolta in formazione completa, sempre sotto la direzione di Pier Carlo Orizio e con la partecipazione di Ermir Abeshi (violino) e Luca Ranieri (viola), ha eseguito un programma suggestivo (Faurè, Mozart, Prokof'ev) per i 35 anni della scomparsa di Paolo VI e di Aldo Moro, legati fra loro da vincoli di amicizia ma anche due amici di Ponte di Legno: è stato il doveroso ricordo - come ha sottolineato in una breve introduzione il card.Giovanbattista Re - di una "morte serena" (Paolo VI) e di una "morte tragica" (Moro).

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