Alla sala Viscontea
in mostra gli «Amori botanici»

«Amori botanici» è il titolo della mostra realizzata nell’ambito del progetto Florintesa: Potenziamento, promozione e divulgazione della rete degli Orti Botanici e dei Giardini Storici d’Italia che viene oggi esposta nell’Orto Botanico del Comune di Bergamo, nella splendida cornice della sala Viscontea di piazza Cittadella in Bergamo Alta.

Florintesa è un progetto finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Legge 6/2000 per la diffusione della cultura scientifica), coordinato da ENEA (Laboratorio per la Gestione Sostenibile degli Agroecosistemi) e svolto in collaborazione con Forum Plinianum e la Società Botanica Italiana.

Il progetto Florintesa nasce dall’esigenza di potenziare la «permeabilità» e la visibilità degli Orti Botanici universitari e dei Giardini Storici nel nostro Paese e promuove l’idea di un Orto Botanico come spazio aperto, dove i singoli possono, attraverso il contatto diretto con le piante e con la terra, recuperare e vivere gesti autentici, fare esperienze dirette e non virtuali, così da ri-scoprire la bellezza e la complessità delle piante, le loro funzioni ed esserne quindi più consapevoli ed anche affascinati. L’Orto Botanico può diventare così un luogo di «contagio» di emozioni e di esperienze.

Il filo conduttore della mostra è l’amore. L’amore nei suoi molteplici significati e declinazioni: gratuità, relazioni, passione, dedizione, stupore, conoscenza, protezione. Quell’amore che gli uomini, ma più in generale tutti gli esseri viventi, ricevono dalle piante non solo attraverso la produzione di ossigeno, cibo, materie prime, combustibili, ma anche attraverso l’insieme di tutti i beni e servizi ecosistemici, di cui le piante sono il «motore immobile». Quell’amore e quella passione che condividono i botanici e tutti coloro che si dedicano allo studio delle nostre compagne e amiche piante.

La mostra rappresenta un tentativo per affascinare, incuriosire, appassionare, quanti sono ancora poco consapevoli del regno vegetale e per suggerire una modalità diversa, meno «utilitaristica» di guardare le piante e la natura in generale. Le piante infatti sono strumenti speciali che ci permettono di instaurare un contatto diretto con la natura.

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