Coez mercoledì è a Stezzano
«Il nuovo album un respiro di speranza»

Silvano Albanese, meglio conosciuto come Coez, da oggi ha un nuovo album in circolazione: «Niente che non va» (Carosello). Ci ha lavorato per un anno intero, e, ora che le canzoni sono scritte, affida al singolo, «La rabbia dei secondi», il compito di rappresentare tutto il resto.

Lui è un cantautore rap che dribbla il tema dell’amore, senza evitare di parlarne del tutto. Ci gira intorno, anche nella canzone «Jet», mentre il pezzo manifesto altro non è che un’avvelenata morbida, con tanto di riferimento al cantautorato Anni Settanta e al «cielo sempre più blu» di Rino Gaetano.

«Il titolo è positivo - spiega Coez, che il 9 settembre alle 18 firmerà copie del disco al Centro commerciale Due Torri di Stezzano -, una sorta di respiro di speranza. Va preso con le pinze, però: racconto storie, qualche volta finiscono bene, qualche volta male. Sono storie mie che in ogni caso rappresentano un po’ la realtà di oggi, così come la vivono tutti quanti. Fondamentalmente i problemi ce li abbiamo tutti e son quelli. Siamo sulla stessa barca».

Ascoltando il disco sempre più vien da dire che Coez coltivi nelle canzoni una vocazione cantautorale, anche se viene dal rap e in quell’ambito continua a muoversi. «Nella mia prima fase mi sono avvicinato alla musica con il rap. La mia scrittura si è formata così. In una seconda fase sono venute a galla le influenze di tanti ascolti di musica italiana, del cantautorato storico. In questo disco credo siano più percettibili, rispetto al disco precedente. In “Jet” c’è una strofa rappata, ma il resto sviluppa in altro modo».

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