Dopo Rachida arriva Maria
A Masterchef un’altra bergamasca

Ha 27 anni e fa la wedding planner: è una delle concorrenti della nuova edizione di Masterchef. E la sua frase di presentazione è tutta un programma: «La passione mi muove, la volontà mi disciplina».

Ecco la sua presentazione, on line anche un video dove si racconta.

Maria Acquaroli si descrive «precisa, riflessiva e sensibile» e la sua cucina dice che è «bella, buona e giusta». Pronta per nuove emozioni, «giustizi costruttivi», con un obiettivo: «Voglio comunicare il mio modo di cucinare, una sfida e una grande opportunità».

Nel suo primo libro di ricette ecco cosa metterebbe: Cheesecake salata, «espressione di amore per la mia terra e di innovazione», con ingredienti della terra Bergamasca, come un crumble salato al mais e una crema di formaggio di Valtorta. Maria ha anche un blog di ricette molto seguito.

Ed ecco la sua presentazione
«Mia madre faceva spesso la besciamella e io leccavo sempre i residui sul cucchiaio di legno. Mi piaceva pizzicare bocconcini di pasta frolla ancora cruda e assaporare il burro, il profumo di zucchero e limone e la resistenza della farina cruda sotto i denti. Finita la scuola elementare, ogni giorno pranzavo da mio padre, che gestiva il ristorante del nonno: l’odore dolciastro degli scampi alla griglia, gli gnocchi soffici al gorgonzola e la mousse al cioccolato. La mattina mangiavo sempre una brioche tiepida alla marmellata, spesso era albicocca, dolce e acidula come l’ingresso in classe con gli amici».

«Gli anni passavano veloci, gli spinaci saltati al burro e parmigiano lasciano lo spazio alle scoperte dell’adolescenza e ai primi errori. Il poco sale e la scoperta del giusto calibro, che mi apre in bocca i sapori. I primi ossobuchi con i piselli e il purè, la gremolada e il suo profumo intenso. Mia madre e fare le polpette insieme nella casa nuova, dopo il trasloco dalla città al paesino sul lago. I picnic in giardino con la michetta, burro e speck trentino, l’arabino con la mortadella appena tagliata. La fine del liceo e le piadine mangiate di fretta il venerdì sera con gli amici».

«L’università e il desiderio di rallentare e di capire. La ricerca di nuove materie prime, il vegetarianesimo e la scoperta di un mondo gastronomico diverso. Tofu, seitan, i legumi che la mia tradizione gastronomica ha un po’ dimenticato. Ritorno sui miei passi e approfondisco il mondo del pesce, ho ormai 25 anni e tanti errori ed eccitanti successi alle spalle. Ne compio 27, è il momento giusto: mi iscrivo? Il mio fidanzato me lo continua a dire: “Fallo, sei la persona giusta ed è il posto per te”».

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