Gaetano Donizetti, all’asta anche i capelli
2.600 euro per ciocche e scritti autografi

Duemilaseicento euro per le ciocche di capelli di Donizetti, del fratello Giuseppe e del padre Andrea, corredate da alcuni scritti autografi: è il prezzo al quale l’Edizione Nazionale delle opere di Gaetano Donizetti si è aggiudicata, alla Casa d’aste Gonnelli di Firenze, uno dei lotti più ambiti tra quelli messi all’incanto.

L’istituto – finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali – si occupa delle edizioni critiche delle composizioni del musicista bergamasco in collaborazione con la Fondazione Donizetti di Bergamo e Casa Ricordi. E a presiederlo è il musicologo Paolo Fabbri, già direttore scientifico della Fondazione Donizetti.

Proprio Fabbri era all’asta per conto dell’ente sostenuto dal Mibact, per valutare i pezzi all’incanto e acquisirne i più interessanti. L’Edizione Nazionale si è aggiudicata anche una lettera autografa di Donizetti a Giovanni Ricordi (battuta a 650 euro) e una missiva, anche questa autografa, che il compositore Alessandro Nini inviò al più celebre collega (assegnata per 250 euro). Gli altri lotti donizettiani sono andati ad acquirenti che hanno comprato per telefono e online, i cui nomi sono rimasti ignoti.

«Il pezzo pagato di più (4.400 euro) è stato lo schizzo musicale autografo dall’opera “Roberto Devereux” – fa sapere Laura Nicora musicologa e consulente della Gonnelli –, seguito da un altro autografo per il coro finale de “Gli Illinesi”, battuto a 3.400 euro». Invenduta invece l’aria finale della «Lucia di Lammermoor», non datata e senza la firma del maestro.

Ora i lotti acquistati dall’Edizione Nazionale potrebbero tornare a Bergamo, in virtù dello stretto rapporto con la Fondazione Donizetti.

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