Svolta: chitarra rock al Conservatorio
Dal 20 dicembre audizioni per il corso

La chitarra rock entra in Conservatorio con buona pace di Uto Ughi che certa musica non la sopporta.

I tempi cambiano però, e anche gli approcci alla realtà della musica moderna, tanto che, dopo lunga riflessione, il direttore dell’Istituto musicale Gaetano Donizetti, Emanuele Beschi, ha deciso, in accordo con i suoi insegnanti, di organizzare un «Corso libero di chitarra rock» che, a partire dall’anno prossimo, terrà il valente chitarrista bergamasco Fabrizio Frigeni, già direttore didattico delle rubriche del mensile «Guitar Club» dedicate alla chitarra rock&metal.

Il 20 dicembre le prime audizioni. Il corso è rivolto a studenti interni ed esterni che siano all’altezza di un vero e proprio master, con lezioni sulle tecniche principali e sui grandi stilisti, da Hendrix e Ritchie Blackmore, da Steve Vai a Joe Satriani. Insomma, il Gotha della chitarra elettrica.

«I nostri conservatori si devono un po’ aggiornare» spiega Emanuele Beschi. «L’istituzione è importante, però un’apertura credo sia legittima, se è impostata in modo serio. Quando ho accennato l’idea al mio insegnante di chitarra classica Luigi Attademo, docente di vaglia e di chiarissima fama internazionale, mi ha guardato un po’ così, ma quando gli ho spiegato per bene progetto, finalità e modalità del corso mi ha detto: Emanuele fai benissimo. Ho voluto curare con grande attenzione questo tipo di proposta, proprio perché particolare per un Istituto musicale.

Si sa che Emanuele Beschi ha antenne ritte su quello che succede nella musica tutta, ed è anche un appassionato di Frank Zappa, uno dei grandi chitarristi rock della storia: musicista trasversale che ha rimescolato le carte della musica dal rock’n’roll a Edgard Varèse, alla classica contemporanea.

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