Volti in mostra per dire grazie
Gigantografie in un antico passaggio

Cicerone definiva la gratitudine come la madre di tutte le virtù. Quest’anno sarà proprio la gratitudine a costituire il filo rosso che unirà gli eventi e le manifestazioni dedicati alla celebrazione del Santo Patrono, organizzati grazie alla collaborazione tra il Comune e la Diocesi di Bergamo.

La motivazione a questa scelta ce la fornisce monsignor Giulio Dellavite, segretario Generale della Curia Diocesana: «Il cammino pastorale per l’anno 2014-2015 aveva come tema Donne e uomini capaci di eucaristia che in greco significa rendere grazie. Da qui la condivisione con l’amministrazione comunale perché la gratitudine, l’essere riconoscenti, il sapere dire grazie rappresentano un valore umano, grande e universale che oltrepassa i confini della fede e diventa essenza del buon vivere».

Come spiega l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, «il progetto ha preso forma circa un anno fa, in seguito ad una riflessione sul modo in cui la festa di Sant’Alessandro, momento molto importante per la città, potesse rappresentare un’occasione di incontro tra la realtà laica e quella religiosa, tra credenti e non. L’intento dell’amministrazione era proprio quello di unire e coinvolgere l’intera comunità«. «Dal mese di febbraio si è lavorato – continua l’assessore – per costruire una rete di associazioni e realtà artistico-culturali presenti sul territorio e per realizzare un programma di iniziative che spaziasse tra diversi ambiti e linguaggi: dall’arte, alla fotografia, alla musica, alla poesia».

Una serie di percorsi per riuscire a «rendere grazie» sono in programmazione dal 26 al 30 agosto. Sarà visibile un’installazione artistica dal titolo «Give thanks. Gli sguardi della Gratitudine» dell’artista Paolo Baraldi, che nei mesi di giugno e luglio ha incontrato giovani e ragazzi che partecipavano ai Cre in dodici oratori della città.

A loro l’autore ha richiesto di «pensare a qualcuno da ringraziare» e ne ha fatto un ritratto fotografico perché, come spiega, «gli sguardi delle persone, i loro volti, traducono in modo efficace e immediato il sentimento della gratitudine». L’allestimento si compone di venti ritratti fotografici, formato 210 per 105, che verranno esposti nel passaggio vescovile presso il Battistero di piazza Duomo, chiuso al pubblico e non utilizzato dal 1993.Baraldi ne ha tratto un’esperienza positiva: «I ragazzi dapprima timidi, quando hanno recepito il messaggio da comunicare , si sono rivelati dei veri protagonisti davanti all’obiettivo».

Durante i vari laboratori i ragazzi hanno, poi, interpretato lo spirito che anima la pittura degli ex voto.e, utilizzando tecniche multimediali e di graphic design, hanno inciso su delle tavolette frasi significative sul tema della riconoscenza. La video-proiezione vuole restituire parte di questo lavoro di raccolta, condividendolo con la cittadinanza.

Il progetto è stato promosso e curato dai dipartimenti educativi della fondazione Adriano Bernareggi e realizzato con la collaborazione di Caratteri - Storie da Stampare, del Patronato San Vincenzo. Il video sarà proiettato nell’aula picta del palazzo vescovile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA