La Spagna tassa i link di Google
Strano, da noi non ci hanno pensato

Dal prossimo 1° gennaio in Spagna entra in vigore la «Google Tax»: impone al colosso di Mountain View, ma non solo, di pagare i diritti d’autore agli editori spagnoli per mettere i link agli articoli.

Viene colpito sia il servizio dei Google Alerts, sia l’indicizzazione delle pagine che si mostrano all’utente. La nuova tassa consente agli editori di riscuotere una sorta di compensazione dagli aggregatori di contenuti: quindi non solo Google News, il servizio di selezione delle notizie online di Google.

Il compenso viene imposto per il diritto di citazione o di rassegna, anche se limitato a frammenti di notizie . La normativa era stata varata dal governo di Madrid nel febbraio scorso sul modello di normative esistenti in Francia e Germania. Servirà a tassare anche qualsiasi altro sito web che pubblichi un link per qualsiasi argomento già pubblicato dai media spagnoli

La decisione ha fatto molto discutere e ha suscitato proteste non solo da parte del gigante Google, ma anche di numerosi editori, aggregatori di link e associazioni di navigatori della rete e autori.

Decine di migliaia di persone avevano firmato una petizione per chiedere il ritiro della legge. In un comunicato Google ha espresso delusione perché i servizi come Google News aiutano gli editori a portare traffico ai propri siti web.

Altrove la tassa aveva avuto poco successo, perché semplicemente Google ha rimosso i link, vanificando la tassa. Sembra strano che nella patria delle tasse più assurde, la nostra Italia, nessuno ci abbia ancora pensato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA