«I low cost e la concorrenza sleale»
Cisl su Alitalia: hanno causato il fallimento

Alitalia, il fallimento e la «concorrenza sleale» dei vettori low cost. Come Ryanair. Si è parlato anche di questo al congresso della Cisl.

«La causa del fallimento di Alitalia si chiama “dumping sociale”, la concorrenza sleale operata dai vettori stranieri low cost come Ryanair. Non è stata solo l’incapacità dei manager. Ci opporremo con forza a chi vuole che la nuova Alitalia rinasca sul modello del vettore irlandese». Così il segretario generale della Fit Cisl Lombardia, Giovanni Abimelech, aprendo i lavori dell’11° Congresso regionale, riunito al centro congressi La Muratella di Cologno al Serio. «Il sindacato è nato proprio per contrastare modelli d’azienda come Ryanair – ha detto Abimelech – chi vorrà applicarlo alla nuova Alitalia ci troverà contro».

Il segretario generale della Fit Cisl Lombardia ha ricordato che «negli ultimi anni Ryanair ha continuato a muoversi liberamente in Italia senza mai rispettare le norme di legge». «Non vengono rispettate norme come la materia di salute e sicurezza, il testo unico della maternità e della paternità - ha detto -. Non viene erogata la 13ma mensilità e niente accantonamento Tfr. In caso di malattia i lavoratori non vengono retribuiti».

«In aggiunta Ryanair riceve ogni anno decine e decine di milioni di euro dagli aeroporti e dalle Regioni – ha proseguito -. Oltre 100 milioni di euro solo nel 2015«. A causa dell’indisponibilità dell’azienda, il dialogo tra sindacato e il vettore irlandese è inesistente. «L’avvicinamento al sindacato da parte dei lavoratori troppo spesso viene minacciato - ha detto Abimelech - e il risultato è il trasferimento d’ufficio presso altre sedi, il mancato rinnovo dei contratti a termine o addirittura il licenziamento».

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