Omicidio di Seriate, riscontri dei Ris
«In casa nessuna traccia estranea»

Depositata la perizia. Le indiscrezioni: nella villetta solo reperti appartenenti alla famiglia. Confermato il Dna del marito sul cutter, ma la difesa punterà sulla traccia «ignota». Tizzani resta a piede libero.

Nella villetta di piazza Madonna delle Nevi a Seriate non sarebbero state rilevate tracce della presenza di estranei. È quanto emerge, stando alle poche indiscrezioni trapelate, dalla perizia effettuata dai carabineri del Ris di Parma e che è stata consegnata venerdì 17 marzo in procura a Bergamo. La perizia – un centinaio di pagine che contengono i risultati del 90% dell’attività svolta dai militari del reparto scientifico nella casa dove venne uccisa Gianna Del Gaudio, mentre il restante 10% è ancora in fase di definizione – riepiloga appunto gli esiti dei numerosi sopralluoghi effettuati dal Ris di Parma nella villetta.

Gli stessi carabinieri sono comunque cauti e non ritengono le conclusioni della perizia una svolta: la cautela – trapela da fonti investigative – è un atteggiamento classico di fronte a delitti commessi all’interno di un ambiente familiare. La presenza infatti di tracce genetiche appartenenti, in questo caso, ad Antonio Tizzani, marito dell’ex prof di 63 anni sgozzata la notte del 26 agosto scorso, è infatti piuttosto normale, visto che l’ex ferroviere di 68 anni viveva lì. Singolare fino a un certo punto l’assenza di tracce estranee ai membri della famiglia: l’eventuale assassino, infatti, potrebbe aver indossato i guanti e non aver quindi lasciato alcuna sua traccia in casa.

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