
Yana, l’ultimo saluto la prossima settimana a Romano
Il delitto. La decisione del papà: la data sarà fissata dopo l’autopsia, in programma per sabato all’ospedale di Mantova.
Il delitto. La decisione del papà: la data sarà fissata dopo l’autopsia, in programma per sabato all’ospedale di Mantova.
Il processo. Nuova udienza nel processo a Brescia a carico di due figlie della vittima e del giovane bergamasco accusati di aver ucciso nel 2021 l’ex vigilessa di Temù. In aula ha testimoniato il medico legale che ha eseguito l’autopsia. Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 3 febbraio.
In piazza. Quarto anniversario della morte di Marisa Sartori, 25 anni, uccisa la sera del 2 febbraio 2019 dal marito. Il Comune ha organizzato una veglia davanti al Municipio.
Il delitto. Ritrovato nel Mantovano il cadavere della ragazza che visse cinque anni a Romano. Alle ricerche ha preso parte anche l’ex commissario Murtas, legale della famiglia. Il padre: «Attendo giustizia».
Le indagini. È stato trovato alle 15,15 di mercoledì 1° febbraio il corpo di Yana Malayko, la 23enne ucraina – che aveva abitato a Romano di Lombardia – scomparsa a Castiglione delle Stiviere. L’ex fidanzato è in carcere con l’accusa di averla uccisa.
Il dramma. Resta in carcere il 34enne arrestato per l’omicidio di Yana Malayko. Riprese in provincia Mantova le ricerche del corpo della giovane.
Il dramma. Castiglione delle Stiviere, non si trova Yana Malayko. Quando aveva 15 anni arrivò dall’Ucraina nella casa della nonna a Romano di Lombardia, in zona Cappuccini. Tre anni fa andò ad abitare con l’ex compagno, ora accusato di averla assassinata. Il dolore del padre della ragazza.
Seriate. Le motivazioni dell’assoluzione in secondo grado dell’ex ferroviere accusato dell’omicidio della moglie. I giudici: nullo l’esame sul Dna.
La storia. Zef Karaci, giudicato esecutore di un delitto a Carobbio nel 2005, si è convertito durante il carcere. Ora un suo libro racconta il prete-amico ucciso a Como.
In tribunale.La questione era stata rinviata dalla Cassazione alle due Corti di Assise di Bergamo che già in precedenza si erano pronunciate in modo negativo. Leggi di più su L’Eco di Bergamo dell’8 dicembre.
L’interrogatorio. Sandra Fratus, che la notte di venerdì scorso ha ucciso con un fendente al petto il convivente Mohamed, aveva subito altre violenze. Almeno tre volte si era rivolta ai medici dopo le botte ma non lo aveva mai denunciato.
Le indagini. Sandra Fratus, 51enne di Romano, avrebbe confermato la deposizione rilasciata alle forze dell’ordine nella notte del 25 novembre. Emergono però particolari sulla lite che portò all’accoltellamento del compagno Ernest Emperor Mohamed.
Le indagini. Questa mattina l’udienza di convalida dell’arresto di Sandra Fratus che ha ucciso il convivente. Gesto d’impeto o tentativo di difesa?
Morengo. Ernest Emperor Mohamed, 30 anni, nigeriano, colpito con un solo fendente da Sandra Fratus, arrestata. Secondo i carabinieri la causa è un dissidio scoppiato per la cena. Il suo avvocato: «Non si esclude che si sia difesa».
Morengo. La donna, una cinquantunenne italiana, ha colpito il compagno, un 30enne nigeriano, con una coltellata al petto al culmine di una lite. Su «L’Eco di Bergamo» di domenica 27 novembre la ricostruzione dell’omicidio.
La serie tv Netflix statunitense sceneggiata da Steven Moffat («Sherlock», «Doctor Who», «Jekyll») – in quattro episodi della durata di un’ora – ci mostra che tutti possiamo essere potenziali assassini. Bastano due ingredienti: una buona ragione e una giornata storta. Ed entrano in gioco quelli che Freud chiamavano Es e Thanatos
Omicidio a Treviglio. Alla Corte d’Assise la decisione se confermare il vizio di mente oppure se richiedere ulteriori approfondimenti.
Il processo. L’uomo è stato sentito come testimone nel corso del processo davanti alla corte d’Assise di Brescia a carico del bergamasco Mirto Milani, Paola e Silvia Zani accusati dell’omicidio di Laura Ziliani, ex vigilessa di Temù.
Grumello del Monte. Decisione notificata dalla Procura alle parti: si procederà con il rito ordinario. L’ex fidanzato della figlia è accusato di omicidio volontario aggravato da futili e abbietti motivi.
L’omicidio. Il giardiniere di 20 anni condannato in primo grado a pagare anche un risarcimento di 300 mila euro ai famigliari della vittima, Marwen Tayari.