Omicidio di Valtesse, l’esito dell’autopsia Nove coltellate al patrigno, una fatale
L’autopsia di Giuseppe Grillo, il 40enne ucciso lunedì pomeriggio a Valtesse, rivela le modalità dell’omicidio commesso da Vladislav Turcan.
L’autopsia di Giuseppe Grillo, il 40enne ucciso lunedì pomeriggio a Valtesse, rivela le modalità dell’omicidio commesso da Vladislav Turcan.
La procura suppone non sia stato un delitto al culmine di una lite ma di un’azione premeditata del ragazzo.
Un martello, un coltellino, un coltello da cucina e infine una mannaia. È «l’arsenale» utilizzato da Vladislav Turcan per l’aggressione mortale sferrata al patrigno, Giuseppe Grillo, 40 anni.
I vicini di casa di Giuseppe Grillo, l’uomo ucciso dal 23enne Vladisvan Turcan, raccontano il tragico pomeriggio di lunedì. Il giovane ha ferito a coltellate la mamma, che ha dato l’allarme, e ucciso il patrigno.
Ventitreenne uccide il patrigno a Valtesse Sant’Antonio e ferisce la madre. La vittima è Giuseppe Grillo, 40 anni di Carvico.
La vittima è un uomo di 40 anni. Ferita gravemente anche la madre, ma non è pericolo di vita.
Al «Papa Giovanni» l’ultimo saluto degli amici. Poi il trasporto del feretro del ventenne in Senegal. Il legale del principale indagato sentirà i due testimoni.
I due confermano che il 54enne è tornato indietro dopo 50 metri e non ha visto Bara cadere nel burrone. L’avvocato: «Presto in Procura».
A una settimana dai fatti, le circostanze sulla drammatica morte del giovane senegalese restano tutt’altro che chiare, benché il tutto sia avvenuto in meno di duecento metri e nel giro di pochi concitati minuti.
Guardare giù, oltre il guardrail, verso quello strapiombo di almeno quindici metri tra i rovi dove sabato notte si è gettato Bara Thiam.
Altre due persone sono state iscritte nel registro degli indagati nell’inchiesta che dovrà far luce sulla morte di Bara Thiam a Ubiale.
Il 54enne di Ubiale era volontario in cucina: « L’ho inseguito da solo, non l’ho toccato e non sapevo della caduta». Ma un amico di Bara lo smentisce.
«Potrebbe esserci di mezzo la sua complicità – sostiene il figlio– visto che il suo compito era di stare sempre in guardia, ma chissà perché, l’unico non coinvolto domenica nell’aggressione è stato lui».
Disposta l’autopsia sul cadavere del giovane di origine senegalese trovato morto in un fossato a Ubiale Clanezzo a seguito di una lite. Un addetto alla security della festa a cui aveva partecipato è accusato di omicidio preterintenzionale.
Chiede verità e giustizia Sidy Thiam papà di Bara, il ragazzino senegalese 20 enne trovato morto in una scarparta nel bosco di Ubiale.
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Un delitto maturato nell’ambiente dello spaccio di droga nella Bassa.