Si attende l’autopsia sulla donna uccisa
La nuora: «Non può essere stato Antonio»

«Sì, sì, mio suocero è in casa, è qui da noi. Ma non parla e non ha nemmeno dormito: ha pianto tutta la notte. Tutti noi siamo convinti della sua innocenza: non può essere stato lui. È impossibile. L’assassino di mia suocera va cercato altrove».

Ci sono quasi trenta gradi nel pomeriggio di quest’ultima domenica di agosto in questa moderna piazza residenziale della periferia di Seriate, dove venerdì notte, nella cucina della sua villetta a schiera, è stata uccisa con una coltellata alla gola l’ex professoressa di 63 anni Gianna Del Gaudio.Venti metri più avanti, in una villetta gemella, vivono uno dei due figli, Paolo Tizzani, con i due bambini e sua moglie Elena Foresti. La quale non si dà pace: esce in cortile forse a prendere una boccata d’aria, ma il caldo la avvolge.

Come sta suo suocero?

«Come vuole che stia? È disperato. Ha perso la donna che amava e con la quale stava assieme da quarant’anni».

Però è anche l’unico indagato nell’inchiesta.

«Guardi, io posso solo dire una cosa: che non è stato lui, è impossibile. Non avrebbe mai fatto una cosa del genere a mia suocera. Mai, mai, mai».

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E come mai l’hanno indagato?

«Perché era l’unico che era lì: l’ultimo che ha visto mia suocera e chi l’ha uccisa. Di certo non lui».

Voi gli credete: non avete mai avuto alcun dubbio?

«Ma scherza?», la voce si irrigidisce e le parole scandite: «Non è stato lui, è un uomo d’oro, proprio come mia suocera».

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