Il dolore all'anca
Bergamo fa scuola

È una delle cause più frequenti di dolore all'anca nelle persone al di sotto dei 65 anni d'età e in particolare tra gli sportivi non ancora quarantenni. Il dolore in realtà può essere causato da un'alterazione biomeccanica: al Papa Giovanni 10 casi la settimana.

È una delle cause più frequenti di dolore all'anca nelle persone al di sotto dei 65 anni d'età e in particolare tra gli sportivi non ancora quarantenni. Fino a poco tempo fa confuso come sintomo di una generica artrosi precoce, il dolore in realtà può essere causato da un'alterazione biomeccanica per cui due parti dell'articolazione dell'anca (femore ed acetabolo) si toccano, generando una pressione più elevata della norma e causando danni strutturali e dolore.

Questa alterazione prende il nome di sindrome da conflitto femoroacetabolare (Fai), il cui trattamento chirurgico viene eseguito all'Ospedale Papa Giovanni XXIII, tra i pochi in centri italiani in grado di vantare un'esperienza specifica su questa patologia.

«A Bergamo operiamo circa dieci casi a settimana, pazienti anziani che necessitano di una protesi all'anca per rimediare ai danni che l'età ha causato in una delle articolazioni più sollecitate di tutto il corpo – spiega Claudio Castelli, direttore dell'Ortopedia e traumatologia dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII -. A questi casi negli ultimi anni si sono aggiunti anche pazienti giovani e sportivi, affetti da sindrome da conflitto femoroacetabolare, che non necessitano di una chirurgia protesica, ma di interventi riparativi e conservativi, che eseguiamo sia in artroscopia che a cielo aperto, per eliminare il malfunzionamento a livello dell'articolazione dell'anca e scongiurare il   rischio di sviluppare un'artrosi precoce difficilmente trattabile».

Un'esperienza che a Bergamo si sostanzia in circa 40 interventi l'anno e che è realtà grazie al lavoro d'équipe: oltre alla componente chirurgica, essenziali sono la disponibilità di strumenti e competenze radiologiche, che consentono uno studio raffinato dell'articolazione, anche con la risonanza magnetica con mezzo di contrasto, per arrivare con velocità e precisione alla diagnosi della malattia.

Competenze complesse e variegate che sono anche il frutto di un rapporto privilegiato che l'Ospedale di Bergamo da tempo coltiva con Reinhold Ganz, ortopedico e professore all'Università di Berna, considerato lo specialista che più ha contribuito alla conoscenza della sindrome da conflitto femoroacetabolare.

Il medico svizzero terrà una lezione magistrale sull'anatomia dell'anca al Papa Giovanni giovedì 27 giugno, in occasione di un incontro di aggiornamento che l'azienda ospedaliera organizza per approfondire gli aspetti diagnostici e terapeutici della FAI e chiarire quando e quali pazienti possono beneficiare del trattamento conservativo. L'incontro verrà trasmesso in streaming a favore di alcuni colleghi siciliani, particolarmente interessati ad approfondire la tematica, che potranno seguire i lavori senza spostarsi fino a Bergamo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA