C’è anche la pendolare della scuola
«Tre giorni a Casirate, due a Siracusa»

Francesca Fidotta, 36enne siracusana, è insegnante di musica alla scuola media di Casirate e al liceo Gargallo di Siracusa, mentre Biagio Lo Cascio, suo marito e collega, lavora in Sardegna. Il figlio di 5 anni? È rimasto in Sicilia.

E proprio per stare vicino al suo bambino, e perché a Siracusa ha i suoi affetti e spera di poterci tornare quanto prima a tempo pieno, Francesca, pianista con un curriculum eccezionale che include due lauree, borse di studio e diversi premi, ha accettato un ruolo più unico che raro: quello della pendolare della cattedra fra la Sicilia e la Lombardia: due giorni là e tre qua.

«Insegno nella scuola pubblica dal 2009 – racconta – quando ho cominciato a Siracusa come supplente. Mentre lavoravo al liceo musicale Gargallo mi è stato assegnato il ruolo in base alla legge denominata “Buona scuola” e, grazie al cosiddetto algoritmo, sono stata destinata in Lombardia; mio marito, insegnante entrato anch’egli in ruolo, è finito a Sassari. Una normativa sui licei musicali, per continuità didattica, mi dava però diritto a mantenere una quota di ore settimanali, quattro per l’esattezza, al mio liceo musicale e così ho fatto domanda di conferma lì, ottenendo ciò che mi spettava dopo vari ricorsi. A quel punto ho creduto che mi avrebbero dato il completamento di ore in provincia di Siracusa». In realtà non è stato così. «Mi è stato detto – prosegue l’insegnante – che avrei potuto fare solo 4 ore settimanali al Gargallo e 14 alla scuola media di Casirate e che in caso di rinuncia alla sede bergamasca, di cui sono titolare, avrei perso anche l’incarico a Siracusa senza più potervi rientrare». Con le spalle al muro, Francesca ha accettato di diventare una pendolare della «Buona scuola», dividendosi fra Casirate e la sua terra.

Per Francesca sostenere un ritmo di vita del genere, sia fisicamente che economicamente, è un’autentica impresa.

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