Ditta in liquidazione, tenta di rubare rame
Arrestato 53enne a Ghisalba

Arrestato dai carabinieri un 53enne albanese incensurato. I militari hanno recuperato altro materiale metallico, probabilmente riconducibile ad un precedente raid.

Sabato sera 17 febbraio i carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno arrestato in flagranza di reato per tentato furto aggravato un albanese 53enne, incensurato, dopo averlo fermato mentre stava rubando dei cavi di rame all’interno di una ditta di Ghisalba, in via Provinciale, in liquidazione e quindi sotto curatela fallimentare.

A dare l’allarme sono stati i custodi dell’azienda che hanno allertato i militari del comando di Urgnano: all’arrivo dei Carabinieri, è stato quindi individuato un albanese che, notati i militari, ha tentato la fuga, ma è stato bloccato dopo alcune centinaia di metri di rincorsa. L’uomo, senza fissa dimora ed in Italia con una regolare carta di soggiorno, aveva all’interno della sua auto, lasciata parcheggiata poco distante dalla ditta, una tenaglia e chiavi di varie dimensioni, oltre ad alcune bobine di rame e delle fascette in plastica, materiale forse di una precedente razzia.

I carabinieri hanno così accertato l’effrazione alla rete di recinzione della ditta presa di mira dal 53enne, una falegnameria e segheria da tempo sottoposta a procedura di fallimento e seguita quindi da un curatore, che ha formalizzato la denuncia presso il comando di Urgnano. Oltre al materiale rinvenuto sul veicolo dell’albanese, i carabinieri hanno sequestrato penalmente anche l’auto dell’uomo.

I furti di rame e leghe metalliche hanno creato un vero e proprio allarme sociale nella Bassa Bergamasca negli ultimi tempi, a causa di alcuni episodi verificatisi in zona, che in alcuni casi hanno addirittura creato anche dei momentanei blackout. Gli investigatori stanno ora indagando se l’uomo fermato è responsabile di fatti analoghi a quello di sabato: il 53enne è stato quindi arrestato, in attesa della relativa udienza di convalida per «direttissima» prevista per la mattinata di lunedì, davanti al Tribunale di Bergamo.

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