Ihemeje fa tre salti nell’élite mondiale: quinto posto nel triplo a Eugene

Atletica Strepitosa prestazione di Emmanuel Ihemeje, 23enne cresciuto a Verdellino, ai Mondiali di atletica di Eugene: nel salto triplo chiude la finale al quinto posto con la misura di 17,17.

Emmanuel Ihemeje fa un salto (anzi tre) nella storia dell’atletica bergamasca: il quinto posto nella finale del salto triplo ai Mondiali di Eugene è infatti il miglior risultato individuale mai ottenuto da un atleta bergamasco in una rassegna planetaria, classifica in cui fino all’alba di domenica 24 luglio primeggiava Agnese Maffeis, ottava nel lancio del disco ad Atene 1997.

Il 23enne di origini africane (papà nigeriano e mamma ivoriana) nato a Carrara e cresciuto a Verdellino, ci è riuscito con un balzo di 17,17metri (senza il vento a +2,6 metri al secondo sarebbe stato primato personale all’aperto migliorato di tre centimetri), ottenuto al sesto e conclusivo salto di una finale dominata dal portoghese di origini cubane Pedro Paolo Pichardo (17,95 al primo salto e oro in cassaforte).

Podio distante 14 centimetri

Una prestazione tanto bella da lasciare addirittura qualche rimpianto per il podio, un sogno accarezzato dal bergamasco cresciuto nell’atletica Estrada dopo la terza misura fatta segnare nelle qualificazioni: i primi due gradini erano obiettivamente inaccessibili (argento a Hugues Fabrice Zango del Burkina Faso in 17,55), ma il bronzo del cinese Yaming Zhu (17,31) era invece a soli 14 centimetri, non lontano dal primato assoluto di Ihemeje (17,26 indoor). In mezzo anche l’altro azzurro Andrea Dallavalle, quarto con 17,25.

Ma piccoli rimpianti a parte, il quinto posto a un Mondiale (dopo l’undicesimo di un anno fa ai Giochi di Tokyo) resta un risultato strepitoso costruito con una gara da atleta maturo sulle pedane di casa, visto che da un paio di anni studia all’Università dell’Oregon: nullo al primo tentativo, poi 17,03 che vale la sesta posizione provvisoria, altri tre tentativi a 16,69, 16,81 e 16,71, infine il 17,17 che gli fa guadagnare una posizione.

«Ci ho messo un paio di salti a trovare il ritmo.Ora testa bassa, continuare a lavorare e crederci fino in fondo» ha dichiarato Ihemeje dopo la gara. E come dargli torto, gli Europei di Monaco di Baviera sono dietro l’angolo: appuntamento in Germania dal 15 al 21 agosto.

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