Bergamo, «auto civetta» contro chi guida con il cellulare: in 40 giorni già 76 multati

Il servizio della polizia locale attivato in 5 occasioni tra centro e periferie. Pattuglia senza distintivi e agenti in borghese.

C’è stato chi, come un noto imprenditore cittadino, ha tentato di giustificarsi spiegando che stava «soltanto scaricando un’app». Ma anche chi ha contestato il servizio quando è stato fermato da un’auto senza contrassegni e da agenti della polizia locale non in divisa. In realtà il servizio era assolutamente regolare: a fermare questi automobilisti sono stati gli agenti della polizia locale che, dallo scorso 25 febbraio, girano in città, dal centro alle periferie, su un’auto civetta, ovvero senza alcun contrassegno. Con l’obiettivo, specifico, di andare a intercettare e sanzionare chi guida l’auto o il camion usando il cellulare, sia per telefonare senza l’auricolare o il vivavoce, dunque tenendo l’apparecchio all’orecchio, sia per chattare o usare le app, quindi tenendo lo smartphone in mano. Tutti comportamenti sanzionati dal Codice della strada perché mettono a rischio la corretta guida e la sicurezza di chi si trova sull’auto e degli altri utenti della strada. E in 40 giorni la locale ha organizzato cinque specifici servizi di controllo con l’auto civetta, multando complessivamente 76 automobilisti. Del resto l’indicazione di potenziare i controlli nei confronti di chi usa in maniera scorretta il telefonino alla guida era arrivata dagli stessi cittadini, che in diverse occasioni avevano segnalato alla polizia locale i rischi di questi comportamenti notati sulle strade cittadine.

Il 55% degli italiani viola regole

Dai dati a livello nazionale è inoltre emerso che il 55% degli italiani al volante non utilizzano in maniera corretta lo smartphone: questo nonostante i telefonini di ultima generazione siano dotati di vivavoce, sistemi di connessione ai bluetooth delle autovetture per le classiche telefonate, così come di sistemi di lettura e risposta vocale alle app di messaggistica.

Motivo per cui il Comune e la polizia locale hanno deciso una stretta, anche per evitare che questi comportamenti scorretti e frequenti potessero causare incidenti. Così la comandante Gabriella Messina ha messo in campo alcuni agenti che, in borghese, hanno girato nelle vie della città con l’auto civetta. Notato l’automobilista in balìa del proprio cellulare, tenuto all’orecchio oppure usato in mano, appoggiato sul volante, sono intervenuti e lo hanno bloccato. Alcuni si sono detti spiazzati nel vedere una pattuglia in borghese, tentando – invano – anche di contestare la sanzione comminata, pari a 165 euro di multa e a 5 punti scalati dalla patente (inoltre, per chi commette la stessa violazione per due volte in due anni, scatta la recidiva e l’automobilista rischia la sospensione della patente per un periodo tra uno e tre mesi).

In programma altri servizi

Tuttavia si trattava di servizi assolutamente regolari, che si sono succeduti per cinque volte, dalla fine di febbraio ai giorni scorsi, multando – in media – ogni volta 15 persone: sintomo di come, in effetti, il vizio di usare il cellulare mentre si guida è più che mai diffuso in città.

Si tratta di servizi che, visti anche i risultati, proseguiranno, con l’unico scopo di scongiurare i comportamenti di guida scorretti, spesso all’origine di incidenti stradali

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