Caldo, venerdì il picco della settimana e niente nuvole all’orizzonte: le previsioni

Meteo Venerdì 15 luglio sarà la giornata più calda di questa settimana, che sancirà il primo picco di calore: si sfioreranno i 40 gradi. Il secondo è previsto per mercoledì 20. Nei prossimi giorni cielo generalmente sereno o poco nuvoloso, salvo possibili passaggi più compatti sulle Orobie, difficilmente riusciranno ad organizzarsi temporali o rovesci.

Siamo ormai giunti alla metà di luglio e dobbiamo registrare l’arrivo dell’ennesima ondata di calore dall’inizio dell’estate, la quarta per la precisione. Oltre alla siccità che ci attanaglia da mesi, anche il quadro termico che andremo a vivere nei prossimi giorni appare davvero intenso. Prima di entrare nel dettaglio previsionale e nel quadro dei valori massimi previsti, vediamo di capire il motivo di questo nuovo affondo del caldo. Osservando la carta della distribuzione della pressione e delle masse d’aria in gioco sul quadrante euro atlantico, emerge la risalita dai settori meridionali di un promontorio di stampo africano (aria subtropicale). Una figura, questa, che sta diventando ingombrante e davvero anomala alla nostre latitudini, soprattutto per la frequenza con cui si presenta; normalmente, è l’anticiclone delle Azzorre (o atlantico) che dovrebbe garantirci in estate tempo soleggiato con temperature non eccessive. Invece è stato il grande assente di questa prima parte dell’estate, bloccato questa volta a Ovest da un’inopportuna «goccia fredda» al largo del Portogallo.

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Venerdì la giornata più calda

Proprio questo impedimento favorirà nelle prossime ore l’espansione della calda massa d’aria africana fino a latitudini settentrionali; anche se l’Italia verrà interessata marginalmente dal flusso subtropicale (la Spagna sarà la più coinvolta), questo sarà comunque sufficiente per far salire la colonnina di mercurio fino a 38 gradi sulla pianura orobica, sfiorando localmente i 40. Venerdì, infatti, sarà la giornata più calda di questa settimana, che sancirà il primo picco di calore; sì, perché dopo una relativa tregua tra domenica e lunedì, la temperatura tornerà nuovamente a salire con il secondo picco previsto per mercoledì prossimo, sempre intorno ai 38 gradi.

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Dal punto di vista previsionale attendiamo nei prossimi giorni cielo generalmente sereno o poco nuvoloso, salvo possibili passaggi più compatti sulle Orobie dove, però, difficilmente riusciranno ad organizzarsi temporali o rovesci. Concludendo, possiamo affermare che la siccità del recente passato unita all’ennesima ondata di calore non fanno ben sperare per il futuro: se il raccolto è già in parte compromesso, queste continue incursioni subtropicali non fanno altro che accentuare il problema.

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Bacini idrici all’osso

I bacini idrici sulle Orobie sono ridotti all’osso e la neve è già sparita. Possiamo pertanto affermare che stiamo affrontando una pesante anomalia, con condizioni atmosferiche difficilmente riscontrabili alle nostre latitudini: sembra quasi un paradosso, ma dobbiamo ammettere che siamo condizionati da «maltempo estivo» anche se viviamo giornate calde e soleggiate. Il nostro clima, cioè la media dei principali parametri meteorologici degli ultimi trent’anni (temperatura, pressione, umidità, precipitazioni), infatti, ci suggerisce che stiamo correndo su binari sbagliati: è giunto il momento di porre rimedio, ognuno di noi dovrebbe iniziare a fare la sua parte.

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