Scatti emozionali in giro per il mondo
Elisabetta, la blogger di Lovere

Da quando aveva 17 anni Elisabetta Piantoni racconta i suoi viaggi con suggestive immagini. In mostra foto del grande Nord: Usa, Islanda e Canada.

Li chiamano millennials, sono i figli della generazione Y, quelli che difficilmente agognano il posto fisso e prendono l’aereo come fosse un normale pullman di linea. Esplorano il mondo, lo raccontano e creano relazioni, mantenendole nonostante le distanze grazie ai social network. La loverese Elisabetta Piantoni è una di loro: ha iniziato a girare il mondo quando aveva soltanto 17 anni, prima tappa gli Stati Uniti tra Boston e Chicago per un anno di superiori all’estero, poi Rotterdam in Olanda e il Canada, quindi Los Angeles dove studiare produzione cinematografica.

Oggi, che di anni ne ha 24, la globetrotter loverese non sembra avere intenzione di fermarsi, anzi sta realizzando i suoi desideri di lavorare abbinando le sue grandi passioni: i viaggi e la fotografia. Una travel blogger insomma, benché lei, «Fox» come preferisce farsi chiamare per i suoi capelli rossi, la sua professione la descriva così: «è quella di inseguire i miei sogni, scattando fotografie e girando video mentre esploro il mondo».

Durante il recente festival culturale «Viva Bazzini» organizzato a Lovere dall’associazione Olive a pArte c’è stato spazio anche per le sue fotografie, esposte insieme a quelle di Alice Cottinelli e Elena Pegurri. Per Elisabetta «Fox» è stata la prima mostra allestita in quella cittadina di provincia che rimane casa sua: «In effetti è un altro sogno che si è realizzato: gli amici delle Olive a pArte mi hanno dato l’occasione perfetta per fare vedere quello che faccio e raccontarlo al mio paese». La giovane fotografa collabora con diverse aziende private e con enti pubblici e le loro agenzie turistiche per realizzare immagini «emozionali»; ha visitato oltre 40 nazioni in tutto il mondo ed è affascinata del grande nord. Canada, Norvegia, Islanda, Alaska le consentono di immortalare montagne, boschi e interminati spazi; gli sport come il downhill in bicicletta o lo snowboard le consentono di vivere in pieno quella natura che tanto la affascina. «Oggi – racconta – sto scoprendo il piacere di raccontare le realtà locali dell’Italia e dei nostri territori: creare continuamente nuovi network di contatti e di amicizie mi consente di crescere a livello creativo e sperimentare nuove opportunità espressive».

I social network le consentono di restare in contatto con tutte le persone conosciute e ai suoi coetanei rivolge un invito a non avere paura: «Anche io sono partita la prima volta senza padroneggiare perfettamente la lingua inglese, ma mi sono buttata a capofitto in un’esperienza che mi ha permesso di aprire la mente scoprendo nuove culture e nuovi stili di vita. Una volta che parti non ti puoi più fermare».

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