La cattura del boss Messina Denaro dedicata al maresciallo Salvi di Sedrina

Il ricordo. Filippo Salvi la notte del 12 luglio 2007 cadde in un dirupo a Bagheria mentre cercava di piazzare una telecamera, aveva 36 anni. Il colonnello del Ros: «Un ragazzo straordinario». La mamma: «Tanti messaggi di stima». Il ricordo anche sui social. Leggi di più su L’Eco di Bergamo di mercoledì 18 gennaio.

Il primo pensiero dopo la cattura di Matteo Messina Denaro è andato a Filippo Salvi, maresciallo originario di Sedrina che la notte del 12 luglio 2007 cadde in un dirupo a Bagheria, mentre stava cercando di piazzare una telecamera nell’ambito di un’indagine per arrivare alla cattura del boss mafioso. Lo ha dichiarato a «Repubblica» il colonnello Lucio Arcidiacono che da tempo con la sua squadra del Ros stava dando la caccia a Messina Denaro: «Filippo Salvi era un ragazzo straordinario, un carabiniere valoroso», le parole di Arcidiacono.

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Salvi, maresciallo del Ros di Palermo, dal 1997 si trovava in Sicilia dove aveva preso parte a numerose operazioni nella lotta antimafia: è morto a soli 36 anni. In suo onore, a luglio è stata intitolata la piazza nella frazione di Botta di Sedrina, dove era cresciuto e dove ancora vivono i suoi genitori. «Ci hanno fatto molto piacere le parole del colonnello Arcidiacono che io e mio marito conosciamo – racconta Lorenzina Vitali, madre di Filippo -. Non è uno che spende parole inutilmente. Abbiamo ricevuto numerosi messaggi di stima. Ci hanno fatto piacere e nello stesso tempo siamo rimasti senza fiato, perché abbiamo rivissuto la tragedia di nostro figlio».

Intanto sul profilo Facebook «I fratelli di Filippo Ram» («Ram» era il nome in codice di Filippo Salvi) sono molti i messaggi di congratulazioni e di ricordo. In uno viene postato il filmato della cattura di Messina Denaro: «Onore a te Ram, oggi abbiamo vinto», è il commento.

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