Covid, nuovo hub vaccinale in via Carducci: servirà anche per l’antinfluenzale

Bergamo, sarà ospitato in 1.000 metri quadri nel complesso dell’ex «Città Mercato» con ingresso separato. Conad, che gestisce ora l’ipermercato, offrirà lo spazio a titolo gratuito. Sarà operativo dalla fine di ottobre. Resteranno anche i centri di Mapello, Dalmine, Clusone, Treviglio, Albino e Chiuduno. Allo studio una soluzione per una struttura che possa servire il bacino della Val Brembana.

Ora è un ipermercato della catena Conad, prima Auchan, ma nell’immaginario collettivo del bergamasco-tipo resta la «Città Mercato», marchio del gruppo Rinascente che aveva aperto i battenti nel lontano ottobre 1976, lì in via Carducci. Dalla seconda metà di ottobre (più probabilmente verso fine mese) i 1.000 metri quadri al primo piano, sopra la galleria commerciale, ospiteranno il centro vaccinale del capoluogo. Con ingresso ovviamente ben separato dalle strutture di vendita. Bocche ancora cucite sia dall’Ats che dal «Papa Giovanni XXIII», ma pare che l’intesa tra quest’ultimo e la Conad sia cosa praticamente fatta. Manca solo l’ufficialità per capirci e qualche piccolo dettaglio. La struttura verrà offerta a titolo gratuito da parte dal gruppo con sede centrale a Bologna e dal nome acronimo di «Consorzio nazionale dettagliante» recentemente subentrato ai francesi di Auchan. Con la chiusura del centro vaccinale alla Fiera ai primi di agosto Bergamo è rimasta di fatto senza un centro vaccinale: è così ripartita la caccia ad una soluzione alternativa in vista dell’autunno, ancora più necessaria alla luce della terza dose per i soggetti immunodepressi e a seguire per chi ne avrà necessità.

Tra le ipotesi che sono circolate c’era anche quella del «Matteo Rota» storico presidio ortopedico di via Garibaldi. Il problema, oltre alle necessità di adeguamenti funzionali, è però quello del parcheggio, praticamente introvabile in zona e requisito fondamentale per una struttura dove far girare centinaia di persone.

Era così tornata valida anche una location presa in considerazione a inizio anno, quando si stava predisponendo il piano territoriale degli hub vaccinali, ovvero il Creberg Teatro in zona via delle Valli: abbastanza decentrato, accessibile e ben dotato di parcheggi, ma alla fine la scelta è caduta sull’ex Città Mercato. Poco distante dal centro stesso, su una grande strada di comunicazione come via Carducci, a poca distanza dall’Asse interurbano e pure dal «Papa Giovanni» stesso.

Il piano della Regione

L’intenzione è concentrare in questa struttura sia la somministrazione della terza dose del vaccino anti Covid che l’antinfluenzale. Secondo il piano presentato la scorsa settimana in Regione, «verranno utilizzati alcuni centri vaccinali già attivi insieme ad altri appositamente selezionati in ottica di efficientamento e razionalizzazione».

Nella Bergamasca, oltre al nuovo hub nel capoluogo, si va verso la riconferma dei centri di Mapello, Dalmine, Albino, Clusone, Treviglio e Chiuduno, mentre si sta studiando una soluzione per la Valle Brembana.

Per i soggetti ad alto rischio, come gli immunocompromessi e gli oncologici, si sta già provvedendo nelle strutture ospedaliere, così come si farà per il personale sanitario. Anche per operatori e ospiti delle Rsa si provvederà in loco, mentre i centri vaccinali saranno soprattutto appannaggio degli over 80 che potranno contare anche sulla rete delle farmacie (in che misura è tutto da stabilire), dei medici di medicina generale e nel caso della domiciliarità.

Per novembre il piano illustrato dalla Regione prevede 49 centri vaccinali in tutta la Lombardia, 60 negli ospedali, 690 nelle Rsa e 668 farmacie con una capacità media da 20mila a 65mila somministrazioni al giorno. In Lombardia la cosiddetta fase 3 coinvolge 150mila immunocompromessi, 80mila ospiti delle Rsa (680mila over 80 e 396mila sanitari.

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