Svelato il mistero del cuore su Plutone, è stato disegnato da un impatto

L’origine della misteriosa struttura a forma di cuore sulla superficie di Plutone, scoperta nel 2015, è stata infine svelata: secondo lo studio guidato dall’Università svizzera di Berna e pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, è stata disegnata da un gigantesco impatto avvenuto probabilmente molto presto nella storia del pianeta nano, con un corpo celeste di circa 700 chilometri di diametro. Per ottenere questa forma così particolare, lo scontro deve essersi verificato a velocità relativamente basse e non in maniera frontale ma ‘di striscio’. I risultati suggeriscono anche che la struttura interna di Plutone è diversa da quanto ritenuto finora, rendendo più improbabile la presenza di un oceano di acqua liquida sotto la superficie ipotizzata da uno studio dello scorso anno.

I ricercatori guidati da Harry Ballantyne hanno utilizzato un software di simulazione per ricreare l’impatto in forma digitale. I risultati hanno confermato i sospetti iniziali su velocità e angolo di impatto: “La forma allungata suggerisce fortemente che l'impatto non sia stato uno scontro frontale diretto, ma piuttosto obliquo”, dice Martin Jutzi, co-autore dello studio. “Siamo abituati a pensare alle collisioni planetarie come eventi incredibilmente intensi”, commenta Erik Asphaug dell’Università dell’Arizona, uno dei ricercatori: “Ma nel lontano Sistema Solare le velocità sono molto più lente e il ghiaccio solido è molto duro”.

I dati suggeriscono anche che i resti dello scontro devono trovarsi ancora vicini alla superficie. “Il nucleo di Plutone è così freddo che le rocce non si sono sciolte nonostante il calore generato dall’impatto e il nucleo dell’altro corpo celeste non è sprofondato in quello del Pianeta nano”, aggiunge Ballantyne. “Da qualche parte sotto quell’area – afferma ancora Asphaug – c'è il nucleo residuo di un altro corpo massiccio, che Plutone non ha mai digerito del tutto”.

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