Madonna del Bosco:
fra le feste più amate

Prende il via sabato per concludersi mercoledì, Ferragosto, la sagra della parrocchia della Madonna del Bosco.  «La sagra – sottolinea il parroco monsignor Vittorio Bonati – vuole offrire in questo caldo periodo alcune serate in cui poter stare insieme».

Prende il via sabato per concludersi mercoledì, Ferragosto, la sagra della parrocchia della Madonna del Bosco, sui Colli di Bergamo Alta.  «La sagra – sottolinea il parroco monsignor Vittorio Bonati – vuole offrire in questo caldo periodo alcune serate in cui poter stare insieme in questa zona bella e fresca della città, nel verde della Valle d'Astino. La sagra non prevede musiche o tombole proprio per permettere di gustare con tranquillità la natura di questa zona. Anche il fatto di non prevedere tendoni o altre strutture permette ancor più di cogliere la bellezza del luogo».

La sagra, negli spazi adiacenti la parrocchiale, offre servizio cucina e ristorazione dalle 19 fino alle 23 (la cucina chiude alle 22). Fra le specialità i casoncelli, il vino dei contadini e le grigliate. Ricavato devoluto alle opere parrocchiali.

L'attuale parrocchiale fu eretta su una precedente cappella mariana, costruita per devozione dagli abitanti e abbattuta nel 1762 per la nuova chiesa, progettata dal capomastro Giuseppe Gamba di Sombreno. Fu costituita parrocchia il 9 marzo 1925 dal vescovo Luigi Maria Marelli. La decisione non venne però confermata dallo Stato italiano, che riconobbe soltanto la denominazione di vicaria autonoma e al sacerdote addetto il titolo di delegato vescovile in loco. La questione fu risolta il 1° gennaio 1956, quando la comunità venne eretta in parrocchia dal vescovo Giuseppe Piazzi.

Sei i parroci che si sono alternati: don Giuseppe Scotti, don Giuseppe Signorelli, don Maurizio Ferri, don Vittorio Bonati, don Alessandro Teani e nuovamente, dal 1997, monsignor Vittorio Bonati, che è anche delegato vescovile per la scuola e delegato regionale per l'insegnamento della religione cattolica e la pastorale scolastica.

Carmelo Epis

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