Da Albano in Lussemburgo
Il salto nell’alta finanza

Nel cuore dell’Europa, c’è un minuscolo Stato con un’estensione pari alla provincia di Bergamo, ma con la metà degli abitanti, appena 550 mila.

Per la metà è formato da cittadini stranieri, attirati dall’alta qualità della vita e dall’irrefrenabile sviluppo del settore finanziario che lo contraddistingue dagli anni ‘70: stiamo parlando del Lussemburgo, l’unico Granducato rimasto al mondo.

Nell’omonima capitale ci lavora come impiegata nel ramo bancario degli investimenti Nicoletta Allieri, originaria di Albano Sant’Alessandro e nata a Bergamo sul finire degli anni ’60, che racconta come tutto è cominciato: «Ho sempre avuto uno spirito curioso che ho alimentato inizialmente con un’esperienza di volontariato nello Stato messicano dello Yucatán. Dopo il diploma da odontotecnico all’Istituto Fratelli Calvi di Bergamo, durante le estati ho viaggiato in diversi Paesi d’Europa, lavorando come hostess nel mondo del motociclismo per un team belga che aveva la sua sede logistica nella Città dei Mille. Nel ’95, il legame con un pilota della scuderia mi ha portata a trasferirmi in Belgio, prima a Bruxelles e poi in Vallonia. Ora, da circa 10 anni vivo in Lussemburgo».

Decidere di vivere in un contesto con ritmi e abitudini diverse, necessita di una certa duttilità: «Ho deciso di uscire dalla così detta “zona di comfort”. Mi sono messa in gioco, lanciandomi in un lavoro in cui ancora non avevo esperienza. Il mio kit di sopravvivenza all’estero è la conoscenza di tre lingue, oltre all’italiano. A parte una base scolastica sull’inglese, ho imparato da autodidatta francese e spagnolo. Per otto anni ho lavorato in Lussemburgo con la Ferrero spa (sì proprio quella della Nutella ndr), ora da un decennio sono in una banca privata d’investimenti. Mi occupo dell’accoglienza, dell’organizzazione di riunioni interne ed eventi aziendali, viaggi di lavoro e amministrazione varia, saltando da un idioma all’altro».

Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza confini» promosso da «L’Eco di Bergamo». Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per un anno l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected].

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