Auto di nomadi bersagliata da spari
Gli abitanti di Montello: «È il Bronx»

È stata un chiaro atto intimidatorio la sparatoria di domenica mattina 18 ottobre al semaforo di Montello, lungo la provinciale 91 che in quel tratto si chiama via Papa Giovanni XXIII.

Cinque o sei colpi sono stati esplosi da una pistola semiautomatica contro la portiera di una Mercedes bianca su cui stavano viaggiando due nomadi, di etnia sinti. Fortunatamente non si sono registrati feriti e nessun passante è rimasto coinvolto nella sparatoria.

Si tratta del secondo atto intimidatorio, con nomadi coinvolti, messo a segno nel giro di pochi mesi nella Bergamasca. A maggio, a Osio Sopra, qualcuno aveva sparato cinque colpi contro l’abitazione e il camper di una famiglia di rom, lanciando una bomba carta che aveva ridotto in frantumi la portafinestra della taverna. Dai primi accertamenti sembra che non ci siano collegamenti tra l’episodio della scorsa primavera e quello successo a Montello.

Dopo la sparatoria i residenti lanciano l’allarme sicurezza. «La zona è a rischio - evidenzia un residente di via Silvio Pellico -, c’è spaccio di droga, i carabinieri intervengono spesso ma il problema resta. Questo è il Bronx di Montello. Chiediamo più sicurezza e più controlli, ma per ora non c’è nessun miglioramento».

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