Bergamo, aggredito a 14 anni per l’iPhone
Riesce a bloccarlo: rapinatori presi col gps

Hanno spinto un 14enne contro una recinzione, bloccandolo. Poi lo hanno rapinato dello smartphone.

Ma i due complici - un ucraino e un cittadino italiano di origini bielorusse - hanno fatto una brutta fine. Il ragazzino, nei pochi secondi in cui aveva temporeggiato, era riuscito a mettere il telefono in stand-by.

Per telefonare e utilizzare altre funzioni, insomma, i due rapinatori avrebbero dovuto digitare il pin, che però era a loro sconosciuto. Il ragazzino e l’amico, che gli aveva prestato il telefonino, sono riusciti a dare subito l’allarme.

In pochi minuti sul posto è giunta una pattuglia della Volante della questura. Il blocco attivato sul telefono, unito all’intuito degli agenti, ha consentito la cattura dei responsabili.

Uno dei due poliziotti aveva uno smartphone della stessa marca e ha avuto l’idea di utilizzare la «app» riservata ai possessori di quegli specifici telefonini «Trova il mio iPhone», mediante la quale è stata attivata, sull’apparecchio dell’agente, la ricerca con il Gps, il sistema satellitare di geolocalizzazione. I due ragazzini sono stati caricati sull’auto della polizia, e così è cominciata la caccia ai due rapinatori, finiti poi in manette.

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