Corsa ai dottorati dell’Università:
308 candidati e 68 posti disponibili

È corsa ai dottorati all’Università di Bergamo. Quest’anno sono in 308 a contendersi i 68 posti disponibili. Quasi cinque domande per ogni posto.

Con un forte incremento delle richieste dall’estero per Economia e Ingegneria. Il numero più alto di candidati li registra il dottorato in Studi umanistici interculturali (96 a fronte di 8 posti), seguito dalle 93 domande per Formazione della persona e mercato del lavoro e dalle 49 per Ingegneria e Scienze applicate. In quest’ultimo caso il 59% degli aspiranti dottorandi risiede all’estero. Straniero anche il 52% dei 38 candidati per il dottorato in Modelli e metodi per l’economia e l’azienda. La percentuale di candidature dall’estero scende al 25% per Scienze linguistiche ( 32 candidati in tutto).

Il ciclo di dottorati promosso l’anno scorso dall’ateneo orobico aveva registrato 280 domande. «Le richieste vanno crescendo di anno in anno, in particolare dai Paesi extraeuropei: Sud America, Medio Oriente e Pakistan - conferma Gianpietro Cossali, direttore della Scuola di alta formazione dottorale -. Le ragioni? Di certo gli sforzi fatti per rendere l’ateneo più internazionale hanno avuto un effetto importante, e poi va considerato che la nostra Università ha notevolmente accresciuto il numero degli iscritti, attira più studenti e quindi anche più ricercatori». Determinante, poi, la copertura finanziaria. Dei 68 posti disponibili, 13 sono finanziati da borse di studio provenienti da strutture private, 43 dall’ateneo bergamasco e dal ministero dell’Università, e i restanti 12 sono senza borsa, ma anche per questi, attraverso bandi interni, i fondi sono assicurati.

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