Giro in rosso: pagheremo i debiti
Gestione superficiale a Caravaggio

«Tutti i debiti saranno pagati. Tempi e modalità verranno resi noti nei prossimi giorni». È questa la presa di posizione assunta dopo la riunione avuta con il sindaco di Caravaggio Giuseppe Prevedini da Alessandro Bertulessi, il coordinatore di «Caravaggio in giro».

«Tutti i debiti saranno pagati. Tempi e modalità verranno resi noti nei prossimi giorni». È questa la presa di posizione assunta lunedì 17 marzo dopo la riunione avuta con il sindaco di Caravaggio Giuseppe Prevedini da Alessandro Bertulessi, il coordinatore di «Caravaggio in giro», la settimana di eventi che, lo scorso maggio, erano ruotati intorno alla 17ª tappa del Giro d’Italia partita dalla città.

Il nome di Bertulessi nei giorni scorsi è stato al centro delle polemiche perché è venuto alla luce che i conti dell’organizzazione di «Caravaggio in giro» sono in rosso, ossia ci sono agenzie di pubblicità, bar e aziende produttrici di gadget di Caravaggio e paesi limitrofi che, a un anno dal Giro, vantano ancora nei suoi confronti dei crediti (sarebbero in tutto 15 i creditori).

Per fare il punto della situazione ieri si sono incontrati a Bergamo Prevedini, Bertulessi e Roberto Coen, il titolare di Eureka, la società di pubblicità e marketing di Gorgonzola (Milano) incaricata di ricevere le sponsorizzazioni e pagare poi le spese fatte per organizzare gli eventi. Dalla riunione è emersa, fatture alla mano, la cifra ufficiale del rosso: 70 mila euro. Cifra che, assicura Bertulessi «sarà pagata. Nessuno vuole sottrarsi alle proprie responsabilità».

Dalla riunione di ieri sono emerse anche le motivazioni che hanno portato a questo rosso. Nessun disegno doloso, a quanto sembra, ma quella che si può semplicemente definire una gestione, come ammettono i suoi stessi responsabili, «superficiale» dell’organizzazione di «Caravaggio in giro».

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