Gli alpeggi come monumenti
Pronti gli operatori specializzati

Grazie alla collaborazione tra Parco delle Orobie bergamasche, Università della montagna, sede di Edolo dell’università di Milano, 7 amministrazioni comunali e Scuola edile di Bergamo sono state formate maestranze specializzate nella conservazione del patrimonio rurale montano. Quindici operatori specializzati in metodi e tecniche di intervento sul patrimonio rurale di montagna nel rispetto del paesaggio, dell’ambiente naturale e della sua biodiversità.

È giunto a conclusione il corso per maestranze, realizzato dalla Scuola Edile di Bergamo nell’ambito del progetto A.R.C.OROBIE - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamasche, - fase 2, progetto promosso e coordinato dal Parco delle Orobie bergamasche, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano (Centro Ges.Di.Mont di Edolo) e i Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta e finanziato da Fondazione Cariplo e da Regione Lombardia.

Il corso per maestranze della durata di 40 ore, proposto dalla Scuola Edile di Bergamo con il supporto del Parco delle Orobie bergamasche e dell’Università degli Studi di Milano, ha portato alla formazione di esperti della conservazione del patrimonio rurale di montagna. Il corso ha approfondito temi specifici quali l’utilizzo dei materiali tipici nelle costruzioni di montagna, come legno e pietra, e di tecniche costruttive tradizionali, il problema della logistica di cantiere nel rispetto dell’ambiente naturale, l’utilizzo di supporti di impianti tecnologici eco-compatibili, nonché la necessità di operare in una logica di sostenibilità degli interventi in ambiti sottoposti a vincoli ambientali e paesaggistici.

Il corso si è chiuso con un cantiere didattico, tenutosi il località Bricconi in Comune di Oltressenda Alta, dove un vecchio fienile è stato recentemente ristrutturato e riqualificato in Centro Parco grazie al progetto A.R.C.Orobie. Il cantiere didattico, cui ha significativamente partecipato anche l’arch. Gaetano Puglielli funzionario Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio di Milano, ha permesso agli iscritti di fare un’esperienza diretta nella ristrutturazione di edifici rurali di montagna, in particolare restaurando una muratura antica rovinata da un maldestro intervento precedente.

«Siamo molto soddisfatti della riuscita del corso, azione pilota del progetto A.R.C.Orobie, caldeggiata in particolare dalla Fondazione Cariplo e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Lombardia. Sin dalla strutturazione del progetto A.R.C.Orobie è emersa la necessità di proporre azioni, tra le quali il corso, in sinergia tra loro, azioni che potessero proporre un modello di intervento su beni rurali spesso sottoposti a vincolo monumentale e inseriti in un’area di elevato pregio paesaggistico quale quella del Parco. Lavorare sugli alpeggi vuol dire porre attenzione su più aspetti, affinché si possa innescare un percorso virtuoso a 360°: è interesse del Parco proporre modelli che supportino l’attività agricola in montagna sia per motivi di ordine socio-economico, sia quale elemento essenziale della conservazione del paesaggio montano e della sua biodiversità.» - ha commentato Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche.

«L’Università, referente scientifico di A.R.C.Orobie, sta lavorando a modelli di analisi degli alpeggi funzionali allo sviluppo di attività agricole sostenibili, nonché alla strutturazione di linee guida e buone pratiche validate proprio sugli interventi realizzati nell’ambito del progetto ed esportabili in tutto il territorio montano. L’obiettivo e la professionalizzazione degli operatori ad ogni livello, in una logica di piena sinergia tra Enti, Istituti di ricerca e operatori del territorio. Il percorso formativo delle maestranze è stato indispensabile punto di partenza di un processo che continuerà nel prossimo autunno attraverso l’erogazione di seminari e workshop di approfondimento destinati a tecnici ed amministratori», ha specificato la dott.ssa Anna Giorgi, direttore del Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna - Centro Ges.Di.Mont di Edolo - Responsabile Scientifico di A.R.C.Orobie.

In particolare, il corso ha fornito ai partecipanti tutti gli strumenti utili a favorire la riscoperta di un’identità territoriale e valoriale comune, come spiegato da Valter Andreoli, presidente della Scuola Edile di Bergamo: «Per intervenire su un’area tanto delicata in quanto a biodiversità come quella orobica, è fondamentale disporre di un’ottima capacità di analisi che, unita a competenze tecniche e scientifiche, possa valorizzare il patrimonio rurale. Ci siamo orientati verso un corso che avesse un approccio integrato ai lavori, puntando molto anche all’attività sul campo con il cantiere didattico.» «Grazie a quest’esperienza le 15 maestranze hanno quindi avuto modo di mettere in pratica ciò che in un primo momento avevano appreso solo a livello teorico, imparando a relazionarsi con la figura del sovrintendente, strategica per ogni cantiere», ha spiegato Angelo Chiari vicepresidente della Scuola Edile di Bergamo.

Il corso è una parte fondamentale di A.R.C.Orobie, progetto che nella sua II fase ha mobilitato una risorsa economica complessiva di circa 1.000.000 di euro in massima parte destinati ad interventi strutturali di restauro e manutenzione. «Per la prima volta agli edifici rurali di montagna viene concretamente riconosciuta dignità di monumento e ciò viene fatto da un Parco il quale ha innanzitutto a cuore la gestione della biodiversità: in ciò non c’è contraddizione– ha chiarito il direttore del Parco, Mauro Villa, - perché il vero fine ultimo di A.R.C.Orobie è agevolare in montagna il mantenimento dell’agricoltura sostenibile, ovvero l’attività che è all’origine stessa della bellezza dei nostri paesaggi e che può preservarne la biodiversità. I prati e i pascoli sono frutto di positiva interazione tra uomo e ambiente e tale rapporto deve continuare: Per questo ci sembra che A.R.C.Orobie possa rappresentare un esempio strategico per la manutenzione e lo sviluppo del territorio».

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