La Resurrezione del Moroni
torna al suo posto dopo il restauro

Grande festa a Sovere in occasione del patrono San Martino. Il Comune dell’alto Sebino si appresta ad accogliere il ritorno della pala di Giovan Battista Moroni, uno dei più importanti artisti bergamaschi del Rinascimento.

Grande festa a Sovere in occasione del patrono San Martino. Il Comune dell’alto Sebino si appresta infatti domenica 10 novembre ad accogliere il ritorno della pala di Giovan Battista Moroni, uno dei più importanti artisti bergamaschi del Rinascimento. L’opera di ripulitura e restauro della tela a olio del 1578, posta all’inizio della navata sinistra della chiesa parrocchiale, è stata finanziata grazie a un intervento del Credito Bergamasco.

La pala verrà ora ricollocata al suo posto, e la comunità religiosa soverese per l’occasione ha organizzato una bella festa. «La pala rientrerà in occasione della festa di San Martino – spiega don Angelo Passera, parroco da poche settimane –. Essendo arrivato da poco non ho seguito direttamente la vicenda, ma so che il merito in gran parte va a Maurizio Meloni, soverese, che già in passato si era interessato di far restaurare alcune opere d’arte, e anche in questo caso si è speso in prima persona per acquisire i finanziamenti, arrivati dal Credito Bergamasco, per il restauro dell’opera del ’500».

Si tratta di una Resurrezione che necessitava di un drastico intervento di ripulitura. La polvere e il tempo avevano infatti coperto il dipinto, che rappresenta un Cristo che risorge dal suo sepolcro. Ora questa importante opera potrà tornare come era un tempo». Il lavoro di ripulitura è stato lungo e laborioso, «e sono contento – prosegue il parroco – di poter accogliere in chiesa quest’opera d’arte».

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