Montagna, apre il circo bianco
Impianti al via in otto stazioni

Neve quanto basta, freddo pungente e, almeno in questi giorni, sole splendente. Gli ingredienti per un avvio di stagione sciistica coi fiocchi ci sono tutti. Forse come non accadeva da alcuni anni. Da sabato si torna a sciare anche sulle Orobie, in otto stazioni

Neve quanto basta, freddo pungente e, almeno in questi giorni, sole splendente. Gli ingredienti per un avvio di stagione sciistica coi fiocchi ci sono tutti. Forse come non accadeva da alcuni anni. Da sabato si torna a sciare anche sulle Orobie, in otto stazioni: c’è chi aprirà pochi impianti, chi quasi tutto il comprensorio. Chi, come Foppolo e Piani di Bobbio-Valtorta, resterà aperto poi tutti i giorni, mentre gli altri chiuderanno lunedì per riaprire con il fine settimana dell’Immacolata.

Valle Brembana e Val Serina

Nel comprensorio di Brembo Ski (Foppolo, Carona, San Simone-Valleve), impianti in funzione da sabato. «Sul terreno si contano 60 centimetri di neve fresca alle quote più alte, mentre a 1.650 metri (quota di partenza) circa 30 centimetri. Inoltre, grazie all’abbassamento delle temperature, sono stati azionati i cannoni , in modo da offrire il maggior numero di piste aperte». Sabato e domenica saranno aperti gli impianti di Foppolo (Quarta Baita-Montebello e Valgussera), di Carona (Alpe Soliva–Bimby e Conca Nevosa) e di San Simone (Arale-Colla e Camoscio). Quattro, dunque, le piste aperte a San Simone, otto a Foppolo e tre a Carona. Foppolo (Quarta Baita e Montebello) resterà aperto tutti i giorni (con skipass giornaliero a 18 euro fino a giovedì), dal 6 dicembre riapriranno anche Carona e San Simone in modo continuativo.

Apertura continuativa, da sabato, anche per Piani di Bobbio-Valtorta, con prezzi dello skipass rimasti invariati rispetto allo scorso anno.

Saranno disponibili quasi tutti gli impianti e le piste (una dozzina), a esclusione di Orscellera e Cedrino: tra i 50 e i 60 i centimetri di neve naturale l’altezza delle piste, a cui va aggiunta quella artificiale sparata in questi giorni dai cannoni. Con la nuova stagione la società di gestione «Imprese turistiche barziesi» (Itb), sta lavorando per dare la possibilità agli sciatori di acquistare direttamente lo skipass anche online, in modo da ridurre poi i tempi di attesa una volta alla cassa. E anche quest’anno sarà riproposto il bus della neve, ovvero il trasporto da Milano a Piani di Bobbio, attivo ogni sabato e domenica, già da questo weekend.

Dovrebbero aprire, invece, dal prossimo 7 dicembre, gli skilift a Zambla Alta, gestiti dalla società Costa Nebel (dove si sta sparando con un cannone), e alla Conca dell’Alben (impianto gestito dallo Sci club Val Serina), entrambi in comune di Oltre il Colle.

Più incerta la situazione delle altre due stazioni sciistiche brembane: a Cusio-Piani dell’Avaro l’amministrazione comunale sta ancora trattando con una società immobiliare di Bergamo che si è proposta per la gestione del piccolo comprensorio (skilift e pista di fondo). La firma con i dettagli dovrebbe arrivare proprio sabato. Intanto restano raggiungibili i Piani dell’Avaro, già innevati, dove sono aperti rifugio e ristoranti.

Ancora più a ostacoli il futuro di Piazzatorre-Torcola Vaga: qui il Comune, dopo aver acquistato gli impianti di risalita e aver trovato un accordo con il privato proprietario della stazione di partenza delle seggiovie, sta trattando con «Imprese turistiche barziesi», per affidare loro la gestione. Servono, in particolare, nuovi fondi per riattivare gli impianti, fermi da oltre un anno. Ma a ieri non c’era ancora nulla di confermato sul possibile accordo e quindi sulla riapertura.

Valli Seriana e di Scalve

Nel fine settimana anche quasi tutte le stazioni sciistiche delle Valli Seriana e di Scalve avvieranno la stagione dello sci.

Si tratta di un inizio anticipato visto che, ormai da qualche anno, l’apertura della stagione bianca coincideva con il ponte dell’Immacolata. A rendere possibile il debutto sono la perturbazione che nei giorni scorsi ha imbiancato le cime e le temperature, bassissime durante tutta la giornata. I cannoni sparaneve hanno fatto il resto, producendo fiocchi artificiali.

«A seconda delle quote abbiamo tra i trenta e i cinquanta centimetri di neve», spiega il titolare degli Spiazzi di Gromo Angelo Testa. Lo spessore del manto è analogo sugli altri pendii della zona e il conto alla rovescia è già partito: sabato gli appassionati potranno sciare in quasi in tutte le località. A Gromo saranno aperte le risalite Spiazzi-Vodala e Vodala-Vaccarizza; a Lizzola gli impianti Due baite e Valgrande; a Colere la parte alta della stazione (Ferrantino-Polzone); al Monte Pora le seggiovie Valzelli e Pian del Termen.

Nei giorni festivi il biglietto giornaliero adulti oscilla tra i 27 euro di Lizzola e Spiazzi e i 30 di Colere e Monte Pora. Per sabato e domenica gli operatori hanno però previsto degli sconti sul prezzo, che tengono in considerazione il fatto che i comprensori saranno aperti soltanto parzialmente.

«Si potrà sciare soltanto nel fine settimana – spiegano i gestori – poi chiuderemo per continuare a preparare al meglio la stagione bianca». L’apertura di dopodomani è invece incerto al Donico della Presolana: la stazione è posta a bassa quota e sabato aprirà soltanto se il freddo regge. Altrimenti il debutto slitterà di qualche giorno.

Situazione più complicata a Schilpario, in Valle di Scalve: «Ancora non siamo in grado di garantire l’apertura stagionale – spiega dalla stazione Severo Piantoni – di certo la seggiovia resterà ferma durante tutto l’inverno. Vedremo per lo skilift ma in ogni caso non aprirà prima di Natale».

Per tutti gli altri l’obiettivo è arrivare alla completa apertura dei comprensori per il fine settimana dell’Immacolata, quando partirà anche il calendario delle manifestazioni invernali. Oggi le piste sono in bianco ma lo sono, al momento, anche gli alberghi: la stagione turistica non è ancora entrata nel vivo e il fine settimana anticipato farà bene soprattutto al morale degli operatori.

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