Mozzanica: concorso per artisti
Ma la mostra si rivela una truffa

Agli ignari artisti che si erano iscritti, il concorso internazionale d’arte contemporanea «I colori dell’anima» di Mozzanica poteva rivelarsi ghiotta opportunità per farsi conoscere, ma alla fine si è rivelato una bufala vera e propria.

Agli ignari artisti che si erano iscritti inviando schede di partecipazione e opere, il concorso internazionale d’arte contemporanea «I colori dell’anima» di Mozzanica poteva rivelarsi ghiotta opportunità per farsi conoscere, vincere l’eventuale premio e garantirsi notorietà mediatica, ma alla fine si è rivelato una bufala vera e propria.

Il concorso in questione era infatti regolamentato solo sul profilo Facebook del suo ideatore, un uomo di 53 anni della Bassa, che a un certo punto è sparito, intascando diverse centinaia di euro, comunque quanto (50 euro) ognuno dei numerosi concorrenti partecipanti all’iniziativa aveva versato con bonifico sul conto intestato allo stesso organizzatore.

Difficile non abboccare, visto che il cinquantatreenne aveva pubblicato il regolamento da dieci pagine, con tanto di carta intestata che riportava gli stemmi del Comune di Mozzanica, della Pegasus Organization, associazione sportiva dilettantistica di Fornovo che gestisce la palestra comunale e il logo di un’altra impresa.

Si faceva obbligo di inviare scheda partecipativa, portare le opere, personalmente a Mozzanica o anche tramite corriere, e soprattutto pagare la quota in anticipo. Il tutto per avere diritto di esporre le propria creazioni, quadri, sculture, ma anche fotografie e poesie, nella palestra mozzanichese, dal 7 dicembre al 5 gennaio. Una volta arrivate le opere, anche da Bari, Gaeta, Genova e altre città minori del Nord e centro Italia, l’organizzatore, che aveva le chiavi della palestra, è sparito, non prima di essere stato stanato da un trentottenne operaio di Roncola.

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