«Scusi, posso chiedere un’informazione?»
Ma è nella Ztl: multato per pochi metri

Ha superato con l’auto i dissuasori (guasti) di via Maironi da Ponte per chiedere agli agenti pochi metri più avanti se si poteva salire in Città Alta. Risultato? È stato multato per essere entrato nella Ztl.

Così, in una lettera alla redazione, il nostro lettore Maurizio, che parla di un «racconto al limite dell’assurdo».

«È venerdì sera - racconta - ore 22,30 circa: esco dal ristorante .... di via ... per recarmi a casa (zona Viale Vittorio Emanuele). Mi dirigo verso Porta San Lorenzo, ma subito mi assale un dubbio: è ancora in vigore la chiusura del venerdì sera per Città Alta? Arrivo all’altezza dei dissuasori e vedo che sono abbassati: più avanti, però, c’è una macchina della Polizia Municipale ferma e altre autovetture in coda.

Supero i dissuasori abbassati e percorro non più di 200 metri: scendo dall’auto e mi dirigo verso i vigili per chiedere se si può salire. Risposta: questa è zona Ztl, favorisca patente e libretto.

Chiedo spiegazioni e la risposta è che sono in contravvenzione perché ho superato la zona di sbarramento. Ma come, faccio notare, in viale Vittorio Emanuele, all’altezza della funicolare, i vigili fanno tornare indietro le auto senza nessun problema e voi date la contravvenzione? E poi i dissuasori erano abbassati…

Risposta: i dissuasori sono rotti e lei è entrato in zona Ztl. Passo quindici minuti in attesa del verbale davanti a tre (dico tre) vigili. Uno, maleducatamente, mi chiede: “Ha qualcosa da dichiarare?”. Sì, rispondo: scriva che è stata un’imboscata.

Conclusione: se ho percorso una zona a traffico limitato è giusto che paghi la multa (l’ho fatto lunedì mattina), ma in questo caso, visto che ho fatto 200 metri per chiedere chiarimenti, lasciatemi dire che mi sento truffato da un Comune (quello di Bergamo) a cui adesso non devo più alcun rispetto.

Cara Amministrazione, auguro un buon lavoro a tutti e anche se non ve ne importa niente, da oggi mi trovate sulla barricata a combattere tutti i vostri soprusi».

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