Stazione ferroviaria per l’ospedale?
Trenord e Rfi studiano la proposta «light»

Entro 15 giorni Rfi e Trenord stabiliranno se la proposta «light» di Alessandro Sorte, assessore regionale ai Trasporti, è fattibile. È l’impegno che le due società si sono prese durante l’incontro di venerdì 8 maggio con l’assessore bergamasco.

Capire se è possibile, senza creare troppo scompiglio ai pendolari, fermare i treni diretti a Carnate davanti all’ospedale Papa Giovanni XXIII, dove verrebbe creata una stazione, operazione fra i 2 e i 3 milioni di euro. Una sorta di «bandierina simbolica», come la chiama Sorte (su cui potrebbe partire una sperimentazione, con 6, massimo 7 fermate al giorno) in vista di un progetto più ampio e ambizioso, rilanciato nei giorni scorsi dal presidente della Provincia Matteo Rossi.

«Il binario della stazione di Bergamo passa a 50 metri dall’entrata dell’ospedale – spiega Sorte –. Utilizzando il binario esistente e facendo una fermata, potremmo fare entrare alcuni treni, ma non tutti. Negli orari dei pendolari, dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19, mettendo una fermata, si creerebbe un cortocircuito tale da causare problemi anche in altre province e non possiamo far fermare i treni a discapito dei pendolari. Si può però fare una simulazione fermando i treni negli orari non pendolari, dalle 10 alle 16, quando le persone si recano all’ospedale per le visite ai malati, garantendo 6, 7 fermate al giorno».

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